Il progetto “Ben-essere a scuola” parte dalla necessità di verificare come i ragazzi vivono l’ambiente scolastico fisico e virtuale, come si relazionano con i compagni e come reagiscono di fronte alle sfide civiche, sociali e digitali della contemporaneità. L'iniziativa si basa su un questionario che è stato inviato a tutti i ragazzi della scuola e tratta di tre argomenti: le regole per rispettare le normative Covid-19, gli atti di bullismo a scuola, cyberbullismo e l’utilizzo dei social. Il questionario è stato promosso dal Consiglio Comunale Ragazzi, in particolare da Alessia Somaini, Gaia Zennaro e Luca Ostinelli, rispettivamente assessore e delegati alla legalità, in collaborazione con le professoresse Liguori e Marzorati. Le risposte, ovviamente anonime, sono state utilizzate per capire quale sia il livello di benessere degli studenti che frequentano la scuola media.
Ambito Covid-19
All’interno della scuola i ragazzi rispettano in modo adeguato le regole (utilizzo della mascherina, utilizzo del gel…). All’esterno dell’istituto invece vengono trascurate (vi sono assembramenti di ragazzi senza mascherina). Una soluzione a questo problema potrebbe essere la presenza di alcuni adulti che controllano le uscite da scuola.
Ambito bullismo
Dai grafici si può capire che il livello del bullismo all’interno dell’istituto è molto basso e in caso si verificassero episodi legati a questo fenomeno ci sarebbero i compagni pronti a difendere la vittima. Se ci fossero atti di bullismo anche fuori scuola ci sarebbero i professori pronti ad aiutare i ragazzi presi di mira.
Ambito digitale
Tecnologie
Tutti i ragazzi che possiedono un dispositivo elettronico lo utilizzano sia per scopi didattici che per scopi ludici (videogiochi e giochi on-line...); i social sono utilizzati in misura minore da alcuni ragazzi alcuni dei quali postano foto e video personali.
Cyberbullismo
I social, purtroppo, sono anche usati a scopi di bullismo: spesso, infatti, i bulli preferiscono agire dietro uno schermo anziché di persona. Spesso vengono creati profili fake per agire in modo anonimo, fortunatamente dai grafici deduciamo che non vi sono numerosi atti di bullismo. Anche in questo caso, se si dovesse essere vittime di cyberbullismo o se si venisse a conoscenza di casi, gli adulti o professori verrebbero informati per risolvere i problemi.
Ecco i risultati dettagliati del questionario riassunti in un video:
... e in formato presentazione:
L'Assessore e i delegati alla Legalità Alessia, Gaia e Luca