martedì 17 maggio 2022

LEGALITA' - LETTURA DALLA BIBLIOTECA DELLA LEGALITA'

L’undici Maggio la classe 2 A ha ricevuto la visita di due lettrici della biblioteca della Legalità di Olgiate, erano due prof in pensione: Marilina Bernasconi, ex prof di lettere e Enrica Riva, ex prof di matematica.
Insieme ci hanno letto dei pezzi di un libro: Più forti della mafia di Pina Varriale.
La prof Riva leggeva il libro e la prof Bernasconi ci raccontava brevemente gli spezzoni del libro che la prof Riva saltava.
Prima di iniziare però ci hanno fatto una domanda a cui abbiamo fatto fatica a rispondere: cosa vuol dire la parola legalità?
La risposta è questa: la legalità è il rispetto di regole e leggi.
Così dopo averci spiegato la parola su cui si basa tutta la biblioteca della legalità hanno cominciato a leggere.
Il libro è ambientato in un paesino di contadini della Puglia e i protagonisti sono due ragazzi di nome Francesco e Alessia, impegnati nella costruzione di una quarantana, cioè un pupazzo fatto di stracci che il quel paese si costruiva per la Pasqua.
Francesco però ha dimenticato un pezzo importante e quindi torna a casa a riprenderlo.
Mentre torna a casa però vede il padre di Alessia, Renato insieme a due tipi, di cui uno biondo.
Francesco continua a camminare e quando si volta i 3 sono spariti.
Dopo, verso mezzogiorno Renato non è ancora tornato a casa e Francesco, Alessia e la madre di Alessia iniziano a preoccuparsi.
Però, ad un certo punto, entra in casa Renato, che appare sofferente, con del sangue mento e dei tagli sul corpo.
I tre gli chiedono cosa gli sia successo, lui risponde che è solo inciampato e di non dirlo a nessuno.
Però Francesco ha dei sospetti e pensa che siano stati il biondo e il suo compare a picchiarlo. Allora torna a casa a chiedere informazioni a suo padre.
Purtroppo Francesco è orfano di madre e quindi con lui c’è solo suo padre.
Francesco racconta i suoi sospetti al padre ma il padre gli dice che si è inventato tutto.
Però Francesco, che è un ragazzo sveglio, capisce che suo padre sa qualcosa.
Il giorno dopo Alessia origlia i discorsi dei suoi genitori e sente suo padre dire alla moglie cosa è successo veramente.
Alessia confidandosi con Francesco gli espone il timore che qualcuno voglia rubare la terra a suo padre. Il giorno dopo Francesco e Alessia vanno a scuola e Francesco viene interrogato in Geografia.
Inizia a parlare dei fiumi sotterranei della sua terra ma Silvano, un suo compagno di classe, salta sulla sedia e lo interrompe perché non vuole più sentire parlare di campi e di fiumi, perché si sta per trasferire e poi scappa dalla classe.
Alessia però dice a Francesco che deve indagare perché la gente non si trasferisce così di punto in bianco.
Così Francesco passa più tempo con Silvano e alla fine Silvano gli racconta tutto.
Dentro il suo rifugio segreto Francesco racconta ad Alessia ed altri suoi due amici che il padre di Silvano è stato minacciato da alcune persone: gli hanno bruciato il trattore, il fienile e vogliono comprare la sua terra per pochi soldi.
Poi infine il padre di Silvano ha trovato nella cassetta delle lettere una carota marcia.
Il giorno dopo gli hanno mandato una lettera anonima dove diceva che se il padre di Silvano non faceva come volevano loro sarebbe diventato peggio della carota.

Queste si chiamano intimidazioni.

Francesco è convinto che i responsabili siano quelli che hanno pestato Renato. Intanto però si è fatto buio e Francesco e Alessia tornano a casa insieme e il ragazzo ha l’impressione di essere seguito. Così i due iniziano a correre e quando Francesco si volta gli sembra di vedere la sagoma del biondo.
Quando Francesco torna a casa chiede ancora informazioni a suo padre e suo padre gli risponde con voce tremante che è meglio che stia lontano da Alessia per un po’.
Francesco allora arrabbiato gli chiede la ragione e suo padre gli risponde che è per la sua sicurezza.
Il giorno dopo Francesco va a scuola a piedi ma incontra Lorenzo, un contadino che non fa mai altro che lamentarsi e che offre un passaggio al ragazzo. Durante il viaggio Lorenzo continua a lamentarsi e Francesco non lo ascolta, ma poi Lorenzo dice qualcosa che lo sveglia e che gli fa rizzare le orecchie.
Lorenzo dice che il padre di Silvano è stato uno stupido a lasciare la terra agli svizzeri senza provare a lottare.
Mentre lui non avrebbe mai abbandonato la sua terra: “Io sono nato da contadino e da contadino morirò” continuava a dire.
Allora Francesco cerca di non far cambiare discorso a Lorenzo e gli chiede informazioni sugli svizzeri.
Lorenzo gli dice che gli svizzeri stanno comprando la terra degli altri contadini per impiantare dei pannelli solari. L’impianto grande d’Europa.
Arriva poi il giorno della gita a Trani dove gli studenti visitano il duomo e poi tornano sullo scuolabus. Gli insegnanti però si accorgono, contando i ragazzi, che sono 50 e non 51.
La ragazza scomparsa è Alessia. Francesco è disperato e quando viene interrogato dalla polizia fa il nome del biondo ma capisce subito di non essere ascoltato, anzi gli viene detto che il biondo è all’ospedale e che gli inquirenti sono convinti che Alessia si sia persa a Trani.
Alcuni giorni dopo Renato riceva una lettera anonima.
Sono i rapitori e scrivono che non rivedrà mai più Alessia.
In città allora comincia a crescere la paura: i bambini stanno chiusi in casa il pomeriggio, alcuni non vanno più a scuola perché i genitori hanno paura che i rapitori prendano anche i loro figli.
Mentre la polizia cerca Alessia in altri paesi e a Trani, Francesco e i suoi amici decidono di cercarla in paese.
Francesco ha un presentimento e sente che la ragazza si trova in paese.
Lui e i suoi amici continuano a cercarla per tutto il giorno in tutti gli angoli del paese ma non la trovano e tornano a casa sconfitti e demoralizzati.
Il giorno dopo arriva un’altra lettera, in cui è riportato: -7.
Francesco allora decide di andare da suo padre e farsi dire tutto quello che sa.
Suo padre allora gli racconta che da quando Alessia è stata rapita, lui è diventato il capo di un movimento fondato dai contadini per resistere alla mafia.
Suo padre gli rivela che gli svizzeri in realtà non esistono e che è tutta questione della mafia.
Questa mafia si chiama Quarta Mafia e tutti i suoi componenti erano stati arrestati tempo prima.
Proprio per questo la gente crede che non esistano e che siano ancora in prigione ma in realtà li hanno liberati e hanno chiesto aiuto alle altre mafie come la Camorra e la Ndrangheta.
Adesso la Quarta Mafia è ancora operativa.
Allora Francesco chiede perché nessuno si accorga di ciò e suo padre gli risponde che operano come fantasmi.
Dice che si possono riconoscere nelle cose come un negozio che chiude inspiegabilmente.
Poi gli spiega che i pannelli solari serviranno a finanziare altre cose come il traffico di droga.
E qua si è concluso il racconto delle due lettrici e ci ha lasciato la curiosità di andare a leggere il finale.
Se siete interessati a questo libro si chiama Più forti della mafia di Pina Varriale e potete trovarlo in biblioteca.

Alessio Mariani con fonti di Alessandro Mascellani.


 







Diamo vita al riciclo!


Salve a tutti,

vogliamo parlarvi di un bellissimo progetto che abbiamo realizzato in Arte con la nostra insegnante, la professoressa Falzone, nell'ambito del percorso di Educazione civica sulla sostenibilità. Si tratta della realizzazione di animali modellati con la carta riciclata di giornale. 


Abbiamo portato a scuola un disegno dell’animale che volevamo rappresentare e poi lo abbiamo copiato su un foglio da stampante, per vedere le parti che dovevamo costruire utilizzando appunto carta riciclata.


Dopo questa prima fase di lavoro, siamo passati alla costruzione vera e propria del modellino. Abbiamo utilizzato fogli di giornale per costruire le varie parti che componevano l’animale, poi le abbiamo assemblate con lo scotch di carta.

Come ultimo passaggio ognuno di noi ha colorato con le tempere il proprio lavoro. Infine abbiamo ultimato il nostro animale aggiungendo dei particolari, come per esempio gli occhi di plastica.

Questo lavoro è stato realizzato per farci capire l’importanza del riciclo.


E’ stato interessante, educativo ed allo stesso tempo divertente. Ci siamo divertiti molto ed abbiamo appreso una nuova tecnica di lavoro, oltre a comprendere l'importanza del riciclo per proteggere il nostro splendido pianeta. 


Arianna Desiante e Filippo Volonà, delegati alla salute della seconda C

lunedì 16 maggio 2022

Alla scoperta del Parco Lura con la cooperativa Koinè

Il 28 aprile abbiamo partecipato ad un'uscita organizzata dalla cooperativa Koinè in un agriturismo a Olgiate, durante la quale abbiamo imparato cose nuove. L'attività era divisa in due parti: una “teorica” nell’ agriturismo e nelle stalle e una pratica nel prato vicino.

Nella prima parte le guide ci hanno spiegato il ciclo della vita della mucca e che i cavalli possono essere usati come terapie. Nella seconda, invece, come abbiamo capito come riconoscere un prato coltivato dall'uomo da un prato naturale. Per scoprirlo basta osservare se nel campo ci sono molti insetti, in questo caso si tratterebbe sicuramente di un prato naturale.

Dalla teoria, poi, siamo passati alla pratica; infatti, siamo andati in un prato e abbiamo scoperto che era coltivato dall'uomo perché non c'era una grossa varietà di insetti. Abbiamo catturato degli insetti, li abbiamo visti sotto una lente di ingrandimento e poi li abbiamo liberati. In tre ore abbiamo scoperto molte cose nuove.  Questa esperienza a stretto contatto con la natura è piaciuta molto alla nostra classe tanto che ci piacerebbe ripeterla per arricchire ulteriormente le nostre conoscenze. 

Fortunatamente gli appuntamenti non erano finiti lì, ma ci siamo incontrati martedì 16 maggio in classe per un'altra bellissima proposta. L'attività consisteva nel concludere la progettazione, insieme ad altre due classi seconde, di un nuovo gioco da tavolo basato su degli scambi di materie prime tra Stati, ma non vi diciamo altro per non rovinarvi la sorpresa, speriamo in futuro lo possiate provare.

Questa attività ci ha dato l'opportunità di conoscere molte cose sulla natura.

Speriamo sia stato così anche per le altre classi perché per noi è stata una bellissima esperienza. 

Giulia Albonico e Carlo Somigliana, seconda C

lunedì 9 maggio 2022

"Facciamo cordata" - terza parte

Venerdì 29 aprile gli Alpini ci hanno invitato a fare un'uscita offerta da loro in cui saremmo andati col pulmino a visitare il Parco Spina Verde, lungo sentieri e i resti delle trincee realizzate durante la Prima guerra mondiale.

Siamo partiti alle 8:30 insieme ad un’altra classe, la 1’C. Alle 9 siamo arrivati alla nostra destinazione e ci siamo incamminati per un lungo sentiero. Prima di partire per il nostro percorso, però, il generale Scollo ci ha introdotto agli avvenimenti della Prima guerra mondiale e ci ha anticipato i luoghi che saremmo andati a visitare. Dopo 10 minuti di camminata uno degli Alpini ci ha spiegato tutti gli oggetti che sono stati inventati durante la Grande Guerra. Ci ha anche illustrato le trincee dove ci saremmo divisi per classe, la 1’C avrebbe osservato la prima, noi la seconda.

Come potete vedere nelle immagini che abbiamo fotografato si possono osservare l’interno e l’esterno delle trincee. Il corridoio delle trincee era a forma di zig zag, per evitare che i frammenti delle esplosioni che venivano lanciate contro la trincea arrivassero alla stanza al suo interno. Gli uomini, feriti o stanchi per colpa della guerra, venivano qui per riposare o essere medicati. Di notte passavano alcuni soldati a distribuire il cibo alle persone che stavano nella trincea (di solito sei-sette persone) perché se i nemici li vedevano sarebbero stati attaccati. Dormivano per terra, sulla roccia. In questo periodo non esistevano i sacchi a pelo, infatti sono stati creati poco dopo la guerra. Quando c'era il conflitto non c'erano le luci dentro la trincea, di notte era buio pesto. Quella nella foto infatti è stata installata dagli Alpini. Gli uomini per costruire queste trincee impiegavano due o tre giorni, visto che usavano esplosivi.

Dopo aver ascoltato e visto le trincee ci siamo avviati in un altro sentiero. Arrivati dopo una lunga camminata  abbiamo potuto esplorare la natura di questo bellissimo posto. Abbiamo scattato delle foto dove si possono notare i fiori e, in generale, la natura. Alle 10:30 circa ci siamo seduti e abbiamo fatto la merenda.

Dopo la pausa merenda ci siamo diretti in una grande casa colonica nella quale abbiamo incontrato Pier Luigi che ci ha mostrato questo grande posto spiegandoci come era fatto, dove stavano gli animali… 

Finito il suo bellissimo discorso e dopo averci mostrato le sue ciabatte che alcuni nostri compagni hanno provato, un altro alpino ci ha mostrato le attrezzature che si usavano e si usano tuttora per fare cordata, ad esempio corda, moschettoni, casco… Questo incontro è stato molto interessante, Ci auguriamo che possa essere proposto anche ad altre classi.

Julie Agazzi, Flavia Hoxha, Sofia Mazzucchelli, prima D

Visita all'agriturismo "Ca' Verda"

Lunedì 2 maggio, accompagnati dagli educatori della cooperativa Koinè del Parco Lura, siamo partiti alle 9 e ci siamo incamminati verso l'agriturismo "Ca' Verda". Insieme a noi c’era anche la seconda A.

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Il viaggio é stato abbastanza piacevole. Quando siamo arrivati abbiamo visto un fosso pieno di girini, poi ci siamo divisi dall'altra classe.

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Noi siamo andati a fare un'attività nel bosco con Davide: questa attività consisteva nel dividerci a gruppi, e cercare diverse specie di piante, inoltre alcuni di noi hanno cercato anche alcune specie d’ insetti (ragni, formiche, grilli…) che abbiamo messi nei barattoli di vetro per fare le foto e poi abbiamo liberato. A seguire, siamo andati a fare merenda.

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Finita la merenda, siamo andati a vedere gli animali della fattoria con Milena: abbiamo visto mucche e cavalli e anche un cagnolino da guardia; abbiamo imparato anche molte informazioni interessanti per esempio cosa mangiano le mucche: paglia, fieno e degli integratori per favorire il metabolismo (come vedete nelle foto).

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Infine, accompagnati dalla Protezione civile, come all’andata, siamo tornati a scuola e abbiamo seguito le due ore di lezione di arte, nonostante la stanchezza della camminata.

Elena Cortinovis e Sirin Belhaj, seconda D

venerdì 6 maggio 2022

Taboum: invito per tutti!

Siamo quasi alle battute finali, con effetti straordinari!
Ecco un invito rivolto a tutti!


I ragazzi di "Taboum"


domenica 1 maggio 2022

CULTURA - Le recensioni di Elisa

Bomba Elisa 2A   

Blackbird    di Anne Blankman - Editore Giunti                                                                          

Questo libro racconta la storia di due ragazze ucraine nel 1986, Valentina e Oksana, diverse perché la prima di famiglia ebrea, non religiosa e la seconda nata in una famiglia piena di pregiudizi nei confronti degli ebrei.

Le due ragazze prima di conoscersi hanno due personalità opposte, presto però dovranno iniziare ad aiutarsi a vicenda per riuscire a scappare e sopravvivere. L’unica cosa che le lega è la professione dei padri, entrambi infatti lavorano nella centrale nucleare di Chernobyl che presto però esploderà portandosi via molte vite.
Una mattina di primavera infatti si svegliano sotto un denso cielo rosso e prima di capire cosa fosse successo, ancora prima di rendersi conto che le loro vite non sarebbero state più le stesse, si ritrovano insieme su un treno che le porterà lontano.
Riusciranno a fidarsi l'una dell'altra e capiranno cosa significa avere un vero amico?
Resta a voi scoprirlo.

Il diario segreto di Adrian Mole. Mitico adolescente incasinato di anni 13 e ¾
Sue Townsend – Editore Sperling e Kupfer


Adrian è un ragazzo inglese di 13 anni e 3/4 che vive con fatica la sua adolescenza, tra nuove scoperte, catastrofi familiari e problemi scolastici.
Ha genitori troppo distratti dalle proprie questioni sentimentali per occuparsi di lui, così stringe una grande amicizia con Bert, un vecchietto che aiuta il pomeriggio, e con il suo cane e infine riesce a conquistare il cuore di Pandora, la ragazza tanto desiderata.
Adrian scrive tutte queste avventure nel suo diario segreto, con i suoi commenti, i suoi sentimenti e la sua grande ironia che trasforma un episodio difficile o tragico, in uno molto divertente e scherzoso.
Adrian riuscirà ad essere quel ragazzo modello che è sempre voluto diventare, affrontando la vita, risolvendo i problemi e crescendo allo stesso tempo?  
Scoprite come andrà a finire!