martedì 22 novembre 2022

SPORT - I MONDIALI IN QATAR

I Mondiali "della vergogna"

di Simone Bellemo
Domenica sono cominciati i Mondiali in Qatar con la vittoria dell'Ecuador con un secco 0-2 sulla nazionale ospitante. Ma siamo sicuri che questi Mondiali siano davvero come le altre edizioni se partiamo già dal presupposto che sono stati spesi 220 miliardi per l'organizzazione?
Cominciamo dal fatto che il Qatar è una nazione estremamente piccola ma estremamente ricca: i cittadini possono contare su un reddito pro capite di quasi 83 mila dollari, il decimo più alto al mondo. Questa ricchezza è in gran parte dovuta al fatto che il paese detiene il 15% delle riserve mondiali di gas naturale, terzo al mondo alle spalle di Russia e Iran.
Non sono presenti molti stadi, per questo sono stati costruiti sette stadi e quattro sono stati modernizzati spendendo tantissimi soldi che potevano essere investiti in un altro modo.
Per costruire questi stadi serviva manodopera, quindi sono arrivate molte persone da Pakistan, Kenya, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka, tutti lavoratori sottopagati e in condizioni di scarsa sicurezza sul lavoro che hanno provocato anche numerose vittime.
I lavoratori sono stati alloggiati in luoghi squallidi e sovraffollati, hanno dovuto versare di ingenti somme di denaro (da 500 a 4.300 dollari) ai reclutatori in patria per trovare un lavoro in Qatar, spesso pagato meno di quanto promesso, talvolta la metà di quanto pattuito. E’ accaduto anche che il denaro fosse consegnato con gravi ritardi che hanno provocato ripercussioni economiche e psicologiche su lavoratori, obbligati a saldare pesanti debiti in patria. Inoltre, a causa del mancato rilascio o del mancato rinnovo del permesso di soggiorno, i lavoratori hanno rischiato l’arresto e l’espulsione come clandestini, la confisca del passaporto ad opera del datore di lavoro e il mancato rilascio del permesso di espatrio oltre a minacce a seguito delle loro proteste per le condizioni di lavoro.
Un altro dei tanti argomenti di discussione è sicuramente la corruzione legata a questo evento. Nel maggio del 2015, le autorità svizzere hanno arrestato sette alti ufficiali della FIFA: si è trattato dell’ultimo atto di una lunga indagine condotta dall’FBI per fermare un’associazione a delinquere che prosperava da decenni ai massimi vertici dell’organizzazione. Il reato contestato ai fermati? Voti per potenziali Paesi ospitanti (principalmente Russia e Qatar) in cambio di tangenti. Dei 22 membri del Comitato Esecutivo FIFA che hanno partecipato alla votazione che ha assegnato al Qatar il Mondiale 2022, 15 sono stati incriminati in seguito. In cambio dei voti, l’ex magnate dell’edilizia qatarino Mohammed Bin Hamman ha effettuato pagamenti illeciti per 880 milioni di sterline (oltre 1 miliardo e 5 milioni di euro) a vari ufficiali di varie federazioni calcistiche nazionali.
Da segnalare sono le leggi imposte ai cittadini dalla monarchia assoluta che vieta l’esistenza di partiti politici e che esercita la censura sulla stampa, inoltre le donne non godono degli stessi diritti degli uomini a cui sono sottomesse.
Riguardo ai tifosi, l'amministratore delegato del mondiale ha fatto sapere che essi non possono bere birra all’interno degli stadi ma è consentito in soli pochi punti, non ci si può togliere la maglia, non si possono fare dimostrazioni amorose in pubblico e non si possono sventolare simboli del movimento lgbtq+ in pubblico, pena da 7 agli 11 anni di carcere.
Insomma questi Mondiali hanno tanti lati oscuri e danno l’impressione che nello Stato qatariota la ricchezza economica e finanziaria non vada di pari passo con l’emancipazione sociale e il rispetto dei diritti.



domenica 6 novembre 2022

Cultura: recensione di Maximum Ride

Recensione di Maximum Ride

L'esperimento Angel di James Patterson

La storia parla di questi sei ragazzi, nati in un corpo umano ma con una caratteristica in più, quella di avere le ali e quindi di essere per il 2% uccelli.
Queste creature hanno vissuto i loro primi anni di vita a Scuola, molto diversa da quella che tutti noi conosciamo, più simile a un laboratorio, a una prigione dove loro e altri bambini simili erano rinchiusi in gabbia.
Poi sono riusciti a scappare, grazie all’aiuto di uno dei Camici Bianchi, gli scienziati che lavorano nella Scuola, tra cui Jeb, che si era preso cura di loro ma che da alcuni anni era scomparso, perché ritenuto da tutti morto. 
Si sono quindi rifugiati in una casa-nascondiglio, dove sono ora liberi di fare ciò che vogliono, non c’è infatti nessun genitore che si prende cura di loro.
A capo del gruppo c’è Max, una quattordicenne forte e coraggiosa, che farebbe di tutto per proteggere la “sua famiglia”, soprattutto ora che gli Eliminatori li stanno cercando...
Riusciranno quindi i ragazzi a non farsi scoprire?
Ma soprattutto, a proteggersi gli uni gli altri? 

di Elisa Bomba IIIA





venerdì 4 novembre 2022

Discorso del sindaco jr in occasione del IV Novembre

Oggi 4 novembre è l'anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, dalla quale l'Italia uscì vittoriosa, sì, ma con un altissimo numero di perdite, sia militari (651.000) che civili (589.000), per un totale (1.240.000) pari a circa il 3,5% della popolazione italiana dell’epoca. Secondo le stime, le vittime totali del conflitto si aggirano attorno ai 16 milioni di persone, tra militari e civili, cifra che varia se si contano le vittime del genocidio armeno (1,5 milioni), della guerra civile russa (7 milioni) e dell’Influenza Spagnola (50 milioni), quest’ultima epidemia che è arrivata nel momento peggiore, in cui fra i civili scarseggiava il cibo, i militari mangiavano cibo scadente, stavano ammassati nelle trincee a stretto contatto con i cadaveri e la censura militare vietava di parlarne e, di conseguenza, di poter cercare una cura. Inoltre la Prima Guerra Mondiale, con le pesantissime condizioni imposte alla Germania e la povertà causata dal conflitto, ha contribuito anche alla nascita delle dittature del periodo tra le due Guerre e alla Seconda Guerra Mondiale e quindi, come disse Winston Churchill, il Trattato di Versailles fu “un armistizio durato 20 anni”.

Ripensando alle guerre attuali, ritengo insensato fare la guerra che, come ci insegna la Storia, porta solo morte e distruzione. Ricordo che le più grandi invenzioni e innovazioni sono state fatte durante periodi di pace (come per esempio il Rinascimento o le Rivoluzioni Industriali). Trovo poi insensato combattere durante un'emergenza climatica come quella che stiamo vivendo in questo periodo, con un'agenda da portare a termine in 7 anni dal cui completamento siamo molto lontani (si potrebbe dire che fare la guerra durante la crisi climatica sia come se questa stanza andasse a fuoco e noi invece di cercare degli estintori ci mettessimo a picchiarci a vicenda, per farvi capire quanto sia assurdo).

Concludo questo mio intervento con un appello alla pace, sia per le attuali guerre nel mondo che per la nostra comunità: chiedo di mettere da parte le nostre divergenze e il nostro egoismo per poter vivere in Pace, imparando a chiedere scusa e a perdonare, a mettersi nei panni degli altri per capirli e ad aiutarsi a vicenda, perché non è detto che se la tua nazione non è in guerra allora sia in Pace, e non è detto nemmeno che se tu sei in pace con te stesso allora lo siano tutti. Bisogna essere in Pace come comunità, senza odi o invidie verso gli altri. 

Viva la Pace!

Alessandro Mascellani, sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi



martedì 1 novembre 2022

Una lezione "equa e solidale"

Il 22 settembre 2022 abbiamo iniziato un progetto con due volontarie del Koinè che si chiamano Enrica e Rosella. Sono venute a spiegarci il procedimento della fabbricazione del cioccolato con una presentazione sulla Smart Board molto interessante; poi ci hanno fatto fare un gioco molto divertente che consisteva nel dividerci in quattro gruppi, uno da quattro persone, uno da due, uno da tre e uno da otto. Un gruppo rappresentava i contadini, un altro gli intermediari, un altro gli industriali e l'ultimo i commercianti.


Il gioco consisteva nel farci capire che le persone che faticano di più vengono pagate di meno, mentre le persone che fanno meno fatica vengono pagate di più. Abbiamo anche trattato l'argomento del commercio equo e solidale. Il significato della parola commercio è distribuzione o vendita, il significato di equo è giusto o uguale, il significato di solidale è collaborativo, quindi l'espressione "commercio equo e solidale" significa distribuzione giusta e collaborativa. Inoltre, ci hanno spiegato nel dettaglio cos'è il cacao: la pianta si chiama cacao, il frutto è denominato cabossa ed è composto da fave da cui si ricava la polvere di cacao.

Abbiamo trovato questa lezione molto interessante e abbiamo imparato molte informazioni sul cioccolato e su cosa ci sia dietro a una tavoletta di cioccolato: il duro lavoro delle persone.

Carlo Bignami, Leonardo Castelli, Diego La Fisca, Elisa Poniti, seconda D