venerdì 4 novembre 2022

Discorso del sindaco jr in occasione del IV Novembre

Oggi 4 novembre è l'anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, dalla quale l'Italia uscì vittoriosa, sì, ma con un altissimo numero di perdite, sia militari (651.000) che civili (589.000), per un totale (1.240.000) pari a circa il 3,5% della popolazione italiana dell’epoca. Secondo le stime, le vittime totali del conflitto si aggirano attorno ai 16 milioni di persone, tra militari e civili, cifra che varia se si contano le vittime del genocidio armeno (1,5 milioni), della guerra civile russa (7 milioni) e dell’Influenza Spagnola (50 milioni), quest’ultima epidemia che è arrivata nel momento peggiore, in cui fra i civili scarseggiava il cibo, i militari mangiavano cibo scadente, stavano ammassati nelle trincee a stretto contatto con i cadaveri e la censura militare vietava di parlarne e, di conseguenza, di poter cercare una cura. Inoltre la Prima Guerra Mondiale, con le pesantissime condizioni imposte alla Germania e la povertà causata dal conflitto, ha contribuito anche alla nascita delle dittature del periodo tra le due Guerre e alla Seconda Guerra Mondiale e quindi, come disse Winston Churchill, il Trattato di Versailles fu “un armistizio durato 20 anni”.

Ripensando alle guerre attuali, ritengo insensato fare la guerra che, come ci insegna la Storia, porta solo morte e distruzione. Ricordo che le più grandi invenzioni e innovazioni sono state fatte durante periodi di pace (come per esempio il Rinascimento o le Rivoluzioni Industriali). Trovo poi insensato combattere durante un'emergenza climatica come quella che stiamo vivendo in questo periodo, con un'agenda da portare a termine in 7 anni dal cui completamento siamo molto lontani (si potrebbe dire che fare la guerra durante la crisi climatica sia come se questa stanza andasse a fuoco e noi invece di cercare degli estintori ci mettessimo a picchiarci a vicenda, per farvi capire quanto sia assurdo).

Concludo questo mio intervento con un appello alla pace, sia per le attuali guerre nel mondo che per la nostra comunità: chiedo di mettere da parte le nostre divergenze e il nostro egoismo per poter vivere in Pace, imparando a chiedere scusa e a perdonare, a mettersi nei panni degli altri per capirli e ad aiutarsi a vicenda, perché non è detto che se la tua nazione non è in guerra allora sia in Pace, e non è detto nemmeno che se tu sei in pace con te stesso allora lo siano tutti. Bisogna essere in Pace come comunità, senza odi o invidie verso gli altri. 

Viva la Pace!

Alessandro Mascellani, sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi



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