giovedì 31 marzo 2022

SALUTE - Corso sull'affettività


Di Simone Bellemo, Alessio Mariani e Alessandro Mascellani
2A

Nel mese di febbraio abbiamo seguito il corso sull’affettività tenuto dalla dott.ssa Zaffaroni e questa è una piccola relazione di quanto affrontato.

Prima Lezione
Partiamo con il fatto che affettività e sessualità sono due cose diverse.
L’affettività è il bisogno fondamentale di entrare in relazione attraverso il dialogo e i gesti d’affetto.
Ma cosa sono i gesti d’affetto?
I gesti d’affetto sono quei gesti che ci fanno provare sensazioni positive, esempi di gesti d’affetto sono abbracci, carezze, baci, sorrisi, sguardi amichevoli, ma anche un semplice dialogo.
La sessualità invece è fare l’amore, però attenzione!
Fare l’amore è un dono adulto di sé, consapevole, responsabile ed intenzionale, nel rispetto reciproco dei tempi e dei modi, mentre nel fare sesso non ci sono sentimenti tra le due persone e si fa solo per il gusto di farlo.
Quindi prima bisogna maturare nel corpo e nella mente.
Ma quando si capisce che i ragazzi stanno diventando adulti?
Nelle ragazze inizia a svilupparsi il seno, crescono i peli ma soprattutto hanno la prima mestruazione, che si chiama menarca. Le mestruazioni sono la fuoriuscita di sangue dalla vagina.
Nei maschi invece aumenta l’altezza, crescono i peli, aumenta la massa muscolare, la voce diventa più grave ma soprattutto hanno la prima eiaculazione e il pene e i testicoli aumentano di grandezza.
L’eiaculazione può essere involontaria o volontaria: in questo caso si chiama masturbazione.
Alla fine delle spiegazioni la dottoressa Zaffaroni ci ha dato un compito: la lezione successiva avremmo dovuto portare delle frasi che secondo noi rappresentavano l’amore.

Seconda lezione
Nella seconda lezione ci siamo divisi in due gruppi, femmine e maschi. Le femmine durante la prima delle due ore sono andate in un’altra aula a completare una scheda consegnataci dalla dottoressa: argomenti erano stima (perché ci stimiamo, perché i nostri compagni ci stimano…) e di relazioni (le cose secondo noi importanti in una relazione…) e si sono confrontate fra loro, mentre noi ragazzi siamo rimasti in classe e la dottoressa ha risposto a delle nostre domande anonime, metodo che ci ha permesso di fare chiarezza su alcuni nostri dubbi senza temere il giudizio dei nostri compagni. Alla seconda ora ci siamo invertiti.
Nel nostro caso è stato molto appassionante perché ci siamo divertiti ma allo stesso tempo abbiamo ragionato sul lavoro e ne è uscita una bella presentazione sui nostri gusti.
Alla fine della lezione, noi e la dottoressa abbiamo appeso al muro un cartellone con le nostre frasi sull’amore, in modo da averlo sempre con noi.

Terza lezione
Nella terza lezione abbiamo cominciato parlando delle malattie sessualmente trasmissibili, quali sono e come si possono prevenire.
La soluzione migliore sarebbe sottoporsi ad alcuni test per capire se si è positivi a qualche malattia sessualmente trasmissibile, oppure usare i preservativi.
Le malattie sessualmente trasmissibili più pericolose sono l’AIDS e l’epatite B e C (non si possono curare, eventualmente solo rallentare).
Poi abbiamo parlato del primo bacio: la dottoressa ci ha fatto vedere un video in cui delle persone raccontavano la propria esperienza personale del primo bacio. Ogni tanto, mentre guardavamo, fermava il filmato poco prima che la persona ripresa esprimesse il suo giudizio sul suo bacio, in modo che potessimo noi ipotizzare la risposta, ad esempio se a quella persona fosse piaciuto oppure no, se avesse un ricordo piacevole di quel momento…
Quasi per tutte le persone era stato un bel momento ma per alcune no.
Ma perché a quelle persone non era piaciuto?
Zaffaroni ha detto che semplicemente loro lo hanno fatto solo così, per svago, perché non provavano niente per la persona che hanno baciato.
E poi è proprio vero che il primo bacio non si scorda mai, perché nel video c’era anche una signora molto anziana, che però se lo ricordava come se fosse stato ieri!

Commenti
Pensiamo che queste tre lezioni siano state molto interessanti, non solo per il loro contenuto ma anche perché ci hanno aiutato a capire più cose su di noi e sul nostro corpo.
Ci hanno permesso di capire meglio noi stessi e apprezzare di più i nostri pregi ma anche i nostri difetti.
Nella seconda lezione ci siamo anche confrontati tra amici e questo ha reso il corso molto più interessante.
Inoltre, abbiamo potuto rivolgere alla dottoressa Zaffaroni domande che di solito non possiamo chiedere ad altre persone perché ci direbbero che non dovremmo interessarci a questi argomenti, ma con lei è stato diverso, perché lei si limitava ad ascoltare e a rispondere.
Ci ha fatto vedere anche un video sul primo bacio e ci ha fatto capire che non importa dove o come si fa, l’importante è che il primo bacio sia vero e con una persona che ci piace veramente.
Ci ha spiegato che per capire e sperimentare la sessualità prima bisogna maturare nella mente e poi nel corpo per rispettare la persona con cui la viviamo.
Ci ha illustrato tutti i pericoli dell’affettività e della sessualità, come per esempio la pedopornografia e il sexting, che per chi non lo sapesse consiste nell'invio di immagini sessuali esplicite.
Ma questi non sono gli unici pericoli, infatti la dottoressa ci ha mostrato anche le malattie sessualmente trasmissibili, quindi questo corso non è servito solo a capire l’affettività e la sessualità ma anche a mantenere e preservare la nostra salute in futuro, visto che alcune di queste sono non curabili, ma si possono solo rallentare.
Quindi, almeno secondo noi, questo corso è stato molto interessante e istruttivo, non solo a livello scolastico, ma anche a livello informativo.
Lo consigliamo in tutte le scuole, perché può chiarire molti dubbi e rispondere a molte domande che ci teniamo dentro da troppo tempo.


lunedì 28 marzo 2022

CULTURA E SALUTE - Quando l'arte diventa solidarietà

Intervista all'artista Alessandra Carloni, autrice del murales sulla cabina E-distribuzione accanto alla palestra comunale di Olgiate Comasco.

- Come si chiama?   

Mi chiamo Alessandra Carloni.

- Che professione svolge? 

Sono una pittrice.

- Perché ha scelto di realizzare questo murales? 

Perché è stato commissionato dall’Avis ed è in collaborazione con la galleria d'arte Galp, per ricordare i sessant'anni della sezione autonoma dell'Avis di Olgiate, festeggiati sabato 19 marzo.

- Cos’è rappresentato?

Rappresenta quattro ragazzi legati da un filo rosso, che parte da un cuore ricamato in pizzo di Cantù, trasformato in un ingranaggio e arriva fino a una mongolfiera contenente una goccia di sangue, simbolo della donazione. Lo stile usato è quello che mi rappresenta di più: onirico, surreale e fiabesco, legato alla mia passione per i Manga. Le figure rappresentate sono giovani, perché l’Avis si pone l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni.

                                   

- Che significato ha?

Vuole mostrare quanto sia importante donare il sangue. 

- Che tipo di colori sta usando?  

Sto usando delle vernici acriliche e al quarzo, resistenti agli ambienti aperti.

- Perché nella sua vita ha scelto di dipingere?  

Ho iniziato a capire che mi piaceva esprimermi attraverso i Manga, infatti se guardate i miei murales notate subito che la tecnica che uso è simile a quella di questi fumetti. Ho studiato all’accademia di Belle Arti di Roma e mi sono laureata in Storia dell’Arte contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma.

- Che emozione Le dà lavorare?

Mi dà un'emozione fisica quando dipingo sui muri e più intima quando sono da sola nel mio studio a disegnare e dipingere. 

- Quanti murales ha realizzato? 

Penso 200 ma è difficile dirlo perché non li conto…

- Qual è il suo preferito?

Non ho murales preferiti ma quelli che sono stati più belli da realizzare sono stati quelli di alcuni quartieri "difficili" di Napoli e quelli nei borghi. 

- Qual è stato il più complicato da realizzare?

Non ce ne è mai stato uno più difficile dell'altro, ma ognuno è complicato a modo suo, e quelli che all'apparenza sembrano più facili magari sono i più difficili. Bisogna sempre affrontare difficoltà logistiche o di reperibilità dell'acqua ad esempio.  Dell’arte urbana apprezzo che abbia un tempo limitato per ovvi motivi, definito da un inizio e una fine.  Mi dedico anche alla pittura su tela nel mio studio ma è un lavoro completamente diverso.

- Ai ragazzi consiglia di iniziare questo percorso? Perché?  

Sì, lo consiglio perché la pittura apre al mondo e permette a una persona di raccontarsi. Allo stesso tempo, per diventare artisti bisogna crederci, avere passione e trovare il proprio linguaggio attraverso l’arte.

- Grazie di aver risposto a queste domande e per aver abbellito Olgiate!

Grazie a voi per essere venuti!


Intervista a cura dell'assessore alla Cultura Elisa Bomba (seconda A) e dei delegati alla Salute Arianna Desiante e Filippo Volonà (seconda C)


giovedì 24 marzo 2022

Giornata internazionale della donna

Il giorno 8 marzo si è celebrata la Giornata Internazionale della Donna.

In quel giorno i delegati del Consiglio Comunale dei Ragazzi si sono recati nelle classi del proprio corso per leggere un documento sulla giornata e consegnare dei nastrini gialli per ricordare la mimosa, simbolo di quella ricorrenza.

Nella nostra classe abbiamo organizzato un’attività: ogni ragazzo ha portato un pensiero, ponendolo in una scatola, e ogni ragazza, a turno, ne ha pescato uno. In classe c'era un'atmosfera di imbarazzo, ma allo stesso tempo di felicità e curiosità. Alcuni ragazzi ci hanno portato dei foglietti minuscoli, altri delle poesie, altri delle caramelle e altri dei braccialetti. È stato un bel momento di condivisione.

Inoltre, con la professoressa Liguori stiamo realizzando un lavoro a gruppi sulle donne che realizzato "cose" importanti, nonostante alcune di loro fossero discriminate. Alcuni esempi di donne che stiamo trattando sono: Ilaria Alpi che era una giornalista, Bebe Vio che è una schermitrice disabile, Lea Garofalo che è stata una testimone di mafia ed infine Giulia Lamarca che è una travel blogger.

In classe abbiamo anche letto una poesia di Shakespeare intitolata “In piedi signori davanti a una donna” con sottofondo la canzone “Donne” di Zucchero.

Con la base di questa canzone, in musica con la professoressa Calafiura, stiamo scrivendo un testo musicale. Ogni alunno ha scritto le sue strofe e insieme, poi, estrapoleremo con la prof alcuni versi per realizzare una canzone.

Adesso vi salutiamo lasciandovi con questa poesia che ci ha colpiti molto 

In piedi,

in piedi, signori, davanti a una donna,

per tutte le violenze consumate su di lei,

per le umiliazioni che ha subito,

per quel suo corpo che avete sfruttato

per l’intelligenza che avete calpestato

per l’ignoranza in cui l’avete tenuta

per quella bocca che le avete tappato

per la sua libertà che le avete negato

per le ali che le avete tarpato

per tutto questo

in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna.

E se ancora non vi bastasse,

alzatevi in piedi ogni volta che lei vi guarda l’anima

perché lei la sa vedere

perché lei sa farla cantare.

In piedi, sempre in piedi,

quando lei entra nella stanza e tutto risuona d’amore

quando lei vi accarezza una lacrima,

come se foste suo figlio!

Quando se ne sta zitta

nasconde nel suo dolore

la sua voglia terribile di volare.

Non cercate di consolarla

quando tutto crolla attorno a lei.

No, basta soltanto che vi sediate accanto a lei,

e che aspettiate che il suo cuore plachi il battito

che il mondo torni tranquillo a girare

e allora vedrete che sarà lei la prima

ad allungarvi una mano e ad alzarvi da terra,

Innalzandovi verso il cielo

verso quel cielo immenso

a cui appartiene la sua anima

e dal quale voi non la strapperete mai

per questo in piedi

in piedi

davanti a una donna.

William Shakespeare


Arianna Desiante e Filippo Volonà, delegati alla Salute per la seconda C

https://www.youtube.com/watch?v=3LZtCF2pLYI 


giovedì 17 marzo 2022

LEGALITA' - Lea Garofalo

di Sophie Centulani 2A 

 
In occasione dell’otto marzo, la Giornata Internazionale della donna, ho deciso di parlare del caso di Lea Garofalo, una donna con un senso di giustizia molto forte e tanto coraggio, che purtroppo è stata vittima di femminicidio. Considero Lea una donna straordinaria per la sua determinazione a denunciare il suo carnefice a costo della vita e credo che la sua storia si presti perfettamente a rappresentare questa giornata che ricorda la lotta per i diritti delle donne e tutte le vittime che sono morte per garantire a noi questi diritti.
Lea Garofalo è nata il 24 aprile 1974 a Petilia Policastro, in provincia di Crotone, in Calabria, ed è stata una testimone di giustizia.
Ha deciso di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno, Carlo Cosco, per questo è stata sottoposta a protezione dal 2002.
Lea è stata interrogata dal Pubblico Ministero Antimafia Salvatore Dolce, al quale ha riferito dell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai fratelli Cosco e dell'omicidio di Floriano Garofalo, per il quale ha incolpato il suo cognato, Giuseppe, e l'ex convivente, Carlo Cosco, fornendo anche il movente.
Nel 2006 è stata espulsa dal programma di protezione perché la testimonianza data non era stata significativa, e perciò è stata ritenuta collaboratrice non attendibile.
Lea allora ha deciso di consultare prima il TAR e poi il Consiglio di Stato e nel 2007 è stata riammessa al programma. Nell'aprile del 2009, però, ha deciso all'improvviso di ritornare a Petilia Policastro, dove ha riallacciato i rapporti con l'ex compagno Carlo Cosco.
Il 5 maggio del 2009 si è presentato a casa sua Massimo Sabatino, giunto lì per rapire e uccidere Lea Garofalo. Lei però è riuscita a sfuggire all'agguato grazie all'intervento della figlia Denise e ha riferito tutto ai carabinieri, ipotizzando il coinvolgimento dell'ex compagno.
Il 20 novembre del 2009 Carlo Cosco ha convocato Lea a Milano, con la scusa di voler parlare del futuro della figlia. La sera del 24 Novembre, in un momento nel quale Lea era sola, Carlo l'ha condotta in un appartamento che si era fatto prestare con lo scopo di ucciderla. Ad attenderli in casa c'era Vito Cosco, detto "Sergio". Lì Lea Garofalo è stata uccisa e il suo cadavere è stato successivamente portato a San Fruttuoso, un quartiere di Monza, da Carmine Venturino, Rosario Curcio e Massimo Sabatino.
In quel luogo è stato poi carbonizzato.


mercoledì 16 marzo 2022

L'orto: pronti per la primavera!

Alle ore 11.10 di venerdì 4 marzo 2022, noi ragazze e ragazzi del team “orto” ci siamo recati nell’atrio principale della scuola e lì abbiamo incontrato la prof Rossini che ci stava aspettando.

In seguito, siamo usciti nel giardino della scuola dove abbiamo visto le aiuole in cui avevamo piantato i nostri bulbi ormai trasformate con tante piantine con foglie verdi e boccioli pronti per la fioritura.


La prof Rossini ci ha spiegato che, durante il periodo invernale, si sono formate le erbacce tra i nostri bulbi e la terra, quindi noi ragazzi e ragazze avremmo dovuto rimuoverli, perché un orto pulito dà più fiori e più frutti.

Così ci siamo messi all’opera e abbiamo levato tante erbacce ma anche sassi e plastica.


Infine abbiamo annaffiato le piantine e spazzato per terra, raccogliendo tutto lo scarto dell’orto e la spazzatura.


Ci siamo molto divertiti, aspettiamo la primavera per vedere i nostri tulipani e narcisi sbocciare e colorare il nostro piccolo spazio.

La seconda A per il "team orto" di seconde e terze

domenica 13 marzo 2022

Viva la pace

Una poesia per riflettere, redatta in occasione di questa drammatica situazione da Giuseppe Resta, seconda C

Viva la pace

Viva la pace,

Diamo alla gente che non tace 

Un po’ di sostegno capace

Gloria ai giovani soldati morti in guerra,

Poiché hanno dato la vita per la loro terra,

Qui la guerra non la vuole nessuno, è chiaro!

La guerra dà solo un sapore amaro.

Questa storia sarà su un libro 

E i grandi ci metteranno un timbro,

Si sentono le bombe in lontananza,

Ma i bambini devono star tranquilli…è solo una danza, 

ma una danza macabra,

In un luogo dove si vive per la speranza.

Questa gente vuole la fratellanza!

Vogliamo giustizia per il popolo dell' Ucraina,

per questa gente che muore o che scappa in Himalaya.

Una piccola nazione di territorio,

contro una persona piccola di cuore,

Speriamo che la guerra finisca tra poche ore.

Riflessioni sulla guerra in Ucraina

Come sta andando la guerra

E’ passata ormai più di una settimana da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e si può notare come la “guerra-lampo” voluta da Putin non è andata come previsto. Ci si aspettava una veloce capitolazione dell’Ucraina, l’esecuzione del presidente Zelensky e la fondazione di uno stato fantoccio filorusso, ma così non è stato: gli ucraini stanno resistendo al meglio delle loro capacità (con anche i civili che costruiscono bombe molotov, tolgono i cartelli [o li sostituiscono con insulti]  per disorientare gli invasori e chi può che si arruola nell’esercito), molte persone sono in fuga dalle città bombardate mentre Zelensky ha deciso di restare a Kiev esortando gli abitanti a non cedere.

NATO e UE impongono sanzioni sempre più pesanti alla Russia, la cui popolazione sarà pesantemente indebolita da questo conflitto.

L’Italia e la guerra 

L’Italia non partecipa direttamente a una guerra dal 25 aprile 1945, data della fine della seconda guerra mondiale in Italia, anche se come membro della NATO ha partecipato a numerosi conflitti negli ultimi decenni (per esempio le due Guerre del Golfo), e quindi lo scoppio di una guerra così vicino a noi ci ha spaventato, sia per l'innalzamento del prezzo del gas (la Russia fornisce il più del 40% del gas importato dall’Italia), sia perché è stato colpito un paese solo perché voleva entrare nella NATO (di cui, come già detto, facciamo parte) e anche perché molti paesi confinanti con la Russia invocano l’Articolo 4 dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (che riporta quanto segue: Le parti si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata.) e, nel caso di aggressione di uno di essi, scatterebbe l’Articolo 5 del Trattato (Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.). Come detto, però, dall’Articolo 11 della nostra Costituzione L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo, ed è quindi più probabile una soluzione diplomatica che una Guerra con coinvolta la NATO (che, come sanno tutti, comporterebbe alla Terza Guerra Mondiale [Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre. Albert Einstein]).

Un pensiero sulla Guerra

Ci sono cose da fare ogni giorno:

lavarsi, studiare, giocare,

preparare la tavola a mezzogiorno.


Ci sono cose da fare di notte:

chiudere gli occhi, dormire,

avere sogni da sognare,

orecchie per non sentire.


Ci sono cose da non fare mai,

né di giorno né di notte,

né per mare né per terra:

per esempio la guerra.

Così Gianni Rodari nella sua poesia Promemoria descrive la Guerra: come una cosa da NON FARE MAI. Questo, però, molte persone, sia in passato che adesso, non l'hanno capito: degli ultimi 3.400 anni l’umanità ha trascorso in pace solo 268 anni (l’8% del tempo) e attualmente ci sono in corso più o meno 40 conflitti nel mondo. Questo dimostra come molti abbiano troppa sete di potere per capire le cose veramente importanti, come la Pace.

L’alzabandiera e il flash mob

Anche noi scuola, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la nostra parte: alle ore 12 di venerdì 4 marzo noi giunta del CCR siamo stati chiamati per appendere la bandiera della Pace, quindi abbiamo abbassato la bandiera dell’Unione Europea sotto la quale abbiamo appeso quella della Pace, perché in questo momento di difficoltà l'Europa deve essere più unita che mai e perché uno dei motivi per cui la Russia ha invaso l'Ucraina è perché quest'ultima vuole entrare nell'UE.

Successivamente, alle 13, noi tutti alunni di seconda siamo andati nel campo da basket di fronte alla Palestra Comunale, ci siamo disposti in tre cerchi e abbiamo iniziato a fare un flash mob Body Percussion per dire a gran voce NO alla guerra. Le prime si sono ritrovate in piazza del Comune, mentre le terze nello spazio verde accanto alla scuola. Poi alle 13:20 siamo tornati tutti in classe.


Alessandro Mascellani, sindaco del Consiglio comunale ragazzi


sabato 12 marzo 2022

Cursus de latina lingua

Gli alunni delle classi terze hanno avuto la possibilità di seguire un corso di latino curato e condotto dalla professoressa Paola Ilaria Marzorati, rivolto in particolare ai ragazzi interessati ad iscriversi ad un liceo che prevede lo studio del latino.

Il corso si è tenuto ogni giovedì dalle ore 14.45 alle ore 16.15, da metà ottobre a metà marzo; fino a dicembre si è svolto in presenza, da gennaio on line, a causa dell’emergenza sanitaria.

Durante le lezioni abbiamo affrontato le declinazioni e le coniugazioni e abbiamo tradotto frasi e testi brevi.

Durante il corso abbiamo capito che per studiare il latino bisogna conoscere bene le regole dell’analisi grammaticale.

Abbiamo svolto una verifica intermedia e una finale.

Il corso è stato molto interessante perché abbiamo iniziato ad imparare una nuova materia e perché ha aiutato alcuni di noi ad indirizzarsi verso la scuola superiore più adatta: c’è chi si è innamorato del latino e chi ha capito che non è proprio la materia preferita!

Il corso è stato anche piuttosto impegnativo perché bisogna organizzare il proprio tempo in modo funzionale così da poter svolgere sia i compiti di latino che preparare le altre materie di studio.

Consiglio ai ragazzi di seconda di iniziare a pensarci per il prossimo anno!

Ave!

Gabriele Monti, terza D

giovedì 10 marzo 2022

"M'illumino di meno"

L’origine della giornata “M’illumino di meno", dedicata al risparmio energetico, viene dalla famosa poesia “Mattina” di Giuseppe Ungaretti. L’iniziativa è stata istituita dalla trasmissione televisiva di Rai Radio2 “Caterpillar” per sensibilizzare le persone sull’importanza del risparmio energetico.

Questa giornata ha un significato simbolico: non si tratta di “fare i bravi” per un’oretta e poi dimenticarsi dell’importanza delle fonti energetiche, e nemmeno si può pensare che “tanto per un’ora cosa cambia?”. Al contrario! E’ con i piccoli passi che si va lontano! Si comincia oggi per proseguire poco alla volta tutti i giorni. Solo così diventeremo più consapevoli e renderemo davvero migliori noi stessi e il mondo.

Come aderire? Le città e i comuni italiani spegneranno le luci dei principali monumenti, i singoli cittadini si impegneranno a ridurre il consumo di energia spegnendo, per il tempo che ciascuno ritiene opportuno, dispositivi, elettrodomestici, giochi, luci… insomma, tutto quello che necessita di un “carburante” per funzionare.

L’edizione 2022 è quella della maggiore età: “M’illumino di meno”, infatti, compie 18 anni! Per la sua festa di compleanno, quindi, vuole mettere al centro il ruolo propositivo e trasformativo della bicicletta e delle piante, perché entrambe hanno dimostrato di poter concretamente migliorare l’esistente.

L’invito di “M’illumino di meno”, quindi, è spegnere, pedalare, rinverdire e migliorare.

Quale invito fa per te? Quale impegno prendi oggi?

Ecco alcuni consigli:

1. Spegnere le luci di casa e della classe, l’insegna del negozio, la piazza del paese…

2. Pedalare per 1, 10, 100… 2022 chilometri!

3. Piantare fiori nei vasi del balcone, nel giardino di casa e della scuola

4. Fare attenzione al riuso e al riciclo, muoversi a piedi o in bici

5. Consigliare e condividere queste strategie

Per dimostrare che anche noi ci siamo, possiamo compilare questo questionario anche in forma anonima:

https://questionari.rai.it/index.php/435915?lang=it

I delegati alla Legalità del Consiglio Comunale Ragazzi

martedì 8 marzo 2022

Giornata internazionale della donna, 8 marzo 2022

L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna che, attenzione, non è una festa, bensì è un momento per ricordare tutte le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute dalle donne nel corso degli anni.

L’idea di istituire una Giornata internazionale della donna nasce nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti e questa proposta fu accolta dalla politica tedesca Clara Zetkin, ricordata per aver dedicato tutta la vita alla battaglia per l’emancipazione femminile. 

Nel 1921 si decise di rendere istituzionale la data dell’8 marzo in ricordo della prima manifestazione delle operaie di San Pietroburgo contro lo zarismo e le conseguenze terribili della guerra nel 1917. 

Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite invitò gli Stati membri a dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”.

Il simbolo della Giornata in Italia è la mimosa, fiore scelto perché cresce ai primi di marzo e perché facilmente reperibile in tanti giardini e senza troppa spesa. L’iniziativa fu presa da una delle 21 donne che parteciparono all'assemblea costituente, Teresa Mattei, ex partigiana che dedicò tutta la sua vita alla lotta per l’emancipazione femminile e alla difesa del mondo dell’infanzia. 

Oggi vi consegneremo un nastro giallo che ricorda il colore della mimosa, il fiore protagonista di questa giornata e vi chiediamo gentilmente di indossarlo o di appenderlo al vostro zaino in modo che sia visibile.

Questo piccolo gesto vuole ricordare che nonostante le battaglie che si sono portate avanti nel tempo per l’emancipazione femminile, la situazione delle donne non è cambiata nel mondo, la discriminazione non è cessata e molto spesso le donne vengono considerate inferiori al genere maschile sia nel lavoro che nella vita quotidiana e a causa di questo pensiero vengono escluse ed emarginate.

Pensate a tutte le violenze nei paesi in guerra o che in molti villaggi ancora si esegue l’infanticidio di bambine o si impedisce alle donne di uscire se non accompagnate da un uomo. In alcuni Stati dell’Asia le bambine vengono promesse in sposa quando hanno solo cinque anni a uomini che possono avere anche dieci, vent’anni più di loro.

Anche l’Italia ha ancora oggi i suoi problemi, in media ci sono sempre più donne con incarichi o lavori importanti ma c’è ancora disparità di stipendio tra uomo e donna e aumentano i licenziamenti illeciti di donne incinte e numerose sono le violenze e i femminicidi che vengono compiuti quasi quotidianamente.

Perciò vi chiediamo di rispettare sempre le bambine, le ragazze e le donne e di non calpestare mai i loro inviolabili diritti, riconosciuti con tanta fatica, impegno e sacrificio. Vi chiediamo anche di farvi promotori di questi stessi diritti affinché presto possano essere condivisi da tutti in ogni parte del mondo.


Il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze

giovedì 3 marzo 2022

Tre, due, uno... Taboum!

"Taboum! Ritmi in connessione" ha preso il via!



Il progetto, che si svolge ogni lunedì pomeriggio nell'aula di musica della scuola media, coinvolge 17 studenti della secondaria di primo grado.

Durante il primo incontro abbiamo discusso su cosa ci aspettassimo e sulle regole da seguire negli incontri successivi. Poi abbiamo sperimentato i diversi tipi di ritmo e musicalità delle nostre camminate. Ci siamo presentati a vicenda traducendo in ritmo il nostro nome e cognome e abbiamo scoperto cosa si fa e cosa si prova ad un Drum Circle!


Il risultato? Ritmi strepitosi e grande energia!

Alla prossima puntata!

L'esperto Luca Bartolini e il tutor prof Emmanuele Astorino