domenica 13 marzo 2022

Riflessioni sulla guerra in Ucraina

Come sta andando la guerra

E’ passata ormai più di una settimana da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e si può notare come la “guerra-lampo” voluta da Putin non è andata come previsto. Ci si aspettava una veloce capitolazione dell’Ucraina, l’esecuzione del presidente Zelensky e la fondazione di uno stato fantoccio filorusso, ma così non è stato: gli ucraini stanno resistendo al meglio delle loro capacità (con anche i civili che costruiscono bombe molotov, tolgono i cartelli [o li sostituiscono con insulti]  per disorientare gli invasori e chi può che si arruola nell’esercito), molte persone sono in fuga dalle città bombardate mentre Zelensky ha deciso di restare a Kiev esortando gli abitanti a non cedere.

NATO e UE impongono sanzioni sempre più pesanti alla Russia, la cui popolazione sarà pesantemente indebolita da questo conflitto.

L’Italia e la guerra 

L’Italia non partecipa direttamente a una guerra dal 25 aprile 1945, data della fine della seconda guerra mondiale in Italia, anche se come membro della NATO ha partecipato a numerosi conflitti negli ultimi decenni (per esempio le due Guerre del Golfo), e quindi lo scoppio di una guerra così vicino a noi ci ha spaventato, sia per l'innalzamento del prezzo del gas (la Russia fornisce il più del 40% del gas importato dall’Italia), sia perché è stato colpito un paese solo perché voleva entrare nella NATO (di cui, come già detto, facciamo parte) e anche perché molti paesi confinanti con la Russia invocano l’Articolo 4 dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (che riporta quanto segue: Le parti si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata.) e, nel caso di aggressione di uno di essi, scatterebbe l’Articolo 5 del Trattato (Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.). Come detto, però, dall’Articolo 11 della nostra Costituzione L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo, ed è quindi più probabile una soluzione diplomatica che una Guerra con coinvolta la NATO (che, come sanno tutti, comporterebbe alla Terza Guerra Mondiale [Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre. Albert Einstein]).

Un pensiero sulla Guerra

Ci sono cose da fare ogni giorno:

lavarsi, studiare, giocare,

preparare la tavola a mezzogiorno.


Ci sono cose da fare di notte:

chiudere gli occhi, dormire,

avere sogni da sognare,

orecchie per non sentire.


Ci sono cose da non fare mai,

né di giorno né di notte,

né per mare né per terra:

per esempio la guerra.

Così Gianni Rodari nella sua poesia Promemoria descrive la Guerra: come una cosa da NON FARE MAI. Questo, però, molte persone, sia in passato che adesso, non l'hanno capito: degli ultimi 3.400 anni l’umanità ha trascorso in pace solo 268 anni (l’8% del tempo) e attualmente ci sono in corso più o meno 40 conflitti nel mondo. Questo dimostra come molti abbiano troppa sete di potere per capire le cose veramente importanti, come la Pace.

L’alzabandiera e il flash mob

Anche noi scuola, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la nostra parte: alle ore 12 di venerdì 4 marzo noi giunta del CCR siamo stati chiamati per appendere la bandiera della Pace, quindi abbiamo abbassato la bandiera dell’Unione Europea sotto la quale abbiamo appeso quella della Pace, perché in questo momento di difficoltà l'Europa deve essere più unita che mai e perché uno dei motivi per cui la Russia ha invaso l'Ucraina è perché quest'ultima vuole entrare nell'UE.

Successivamente, alle 13, noi tutti alunni di seconda siamo andati nel campo da basket di fronte alla Palestra Comunale, ci siamo disposti in tre cerchi e abbiamo iniziato a fare un flash mob Body Percussion per dire a gran voce NO alla guerra. Le prime si sono ritrovate in piazza del Comune, mentre le terze nello spazio verde accanto alla scuola. Poi alle 13:20 siamo tornati tutti in classe.


Alessandro Mascellani, sindaco del Consiglio comunale ragazzi


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