venerdì 31 gennaio 2020

Di sabbia e di vento

Il giorno 25 gennaio siamo stati invitati ad assistere a uno spettacolo teatrale, dal titolo Di sabbia e di vento, presso il Centro Congressi Medioevo. Durante l’orario scolastico le classi terze si sono infatti riunite lì, accompagnate dai professori, che hanno, come gli alunni, partecipato all’iniziativa.
Quando siamo arrivati ci siamo seduti e sono entrati in scena due giovani ragazzi, Laura e Alessandro, che avrebbero poi recitato nello spettacolo. Ci hanno spiegato che ci avrebbero raccontato la storia di tre donne che sono state discriminate e hanno subito l’ingiusto potere del maschilismo di allora. Purtroppo, dai tempi più antichi fino ad oggi, questi comportamenti assurdi sono ancora diffusi e continuano a colpire vittime innocenti.
Dopo l’introduzione, d’un tratto le luci si sono spente e abbiamo finalmente notato la scenografia, rimasta illuminata. Al centro c’era una struttura in metallo alta più degli attori, quasi fino al soffitto, rappresentava una specie di gabbia.
Gli attori hanno raccontato la storia di Giovanna d’Arco, che lottava per quello in cui credeva, per liberare la Francia e sconfiggere gli inglesi. La sua storia è stata molto profonda; ci hanno spiegato che combatteva come se fosse un uomo, come un soldato coraggioso, anzi era più forte dei soldati stessi. Venne però condannata al rogo e morì per il solo fatto di essere donna.
Laura ha poi interpretato la parte di Camille Claudel, grande artista e amante dello scultore Auguste Rodin. Camille sapeva scolpire come un uomo ed era più brava di molti suoi colleghi. Lavorava sempre con Rodin e molte delle sue sculture erano fatte a quattro mani, o a due, quelle di Camille. Per la sua vita fuori dal comune venne perseguitata, Rodin era geloso del suo talento e con il fratello di lei contribuì a farla rinchiudere in manicomio, dove stette per venticinque anni. In quegli anni la giovane scrisse varie lettere, chiedendo il motivo di quel gesto, rivolgendosi a suo fratello. Ma non ottenne risposta.
L’ultima storia che ci hanno raccontato e recitato è stata quella di Barbara, la storia più attuale, quella di una donna licenziata solo perché in stato di gravidanza. Questa è forse la storia più semplice, ma non meno importante.
I tre tragici destini rappresentano la discriminazione e l’ingiustizia che subiscono le donne, spesso proprio da chi è più vicino a loro.
Alla fine dopo un fragoroso applauso, gli attori hanno risposto alle nostre domande, erano molto preparati e hanno saputo soddisfare tutte le nostre curiosità. Abbiamo scoperto, per esempio, che le prove di uno spettacolo durano un mese, senza contare tutto il lavoro che c’è dietro.
Di sabbia e di vento ci è piaciuto molto, soprattutto per i temi trattati, la preparazione e la determinazione degli attori.

Alessandro Piazza
3 A


lunedì 27 gennaio 2020

Ciceroni 2020

Mercoledì 15 gennaio 2020, noi ragazzi della 3D abbiamo presentato la nostra scuola ai bambini delle elementari.
Ci siamo riuniti nella biblioteca della scuola e abbiamo accolto i bambini della classe 5B di San Gerardo.
Quel giorno eravamo davvero emozionati.
Abbiamo fatto conoscere la nostra scuola attraverso una presentazione.
In quest’ultima abbiamo esposto le strutture della scuola, presentato alcuni professori e dato consigli non solo riguardanti lo studio, ma anche sul comportamento.
Qualche volta ci sono state delle risate tra i bambini, cosa che ha reso felici anche noi.
Abbiamo sottolineato l’importanza di studiare le lingue (inglese, francese, latino e tedesco), ma anche il bello di partecipare ai lavori di squadra come i giochi matematici, per far capire l’importanza della parola “squadra”, che è quello che dovrebbe essere una classe.
La nostra presentazione è durata più del previsto, poi è arrivato il momento delle domande dei bimbi, per rendere anche loro protagonisti e partecipi.
Sembravano molto felici e soprattutto curiosi di conoscere la scuola media, si capiva anche dai loro sguardi.
In particolare erano molto interessati ai voti o desiderosi di sapere se i professori fossero più o meno severi rispetto ai loro maestri. Noi nel rispondere abbiamo sottolineato l’importanza dell’impegno, perchè fare il proprio dovere, come a scuola, è il nostro lavoro, quindi bisogna darsi da fare e non pensare agli aspetti negativi o a quello che spaventa di più.
Dopo molte domande siamo andati nella nostra aula per mostrare loro come è fatta.
I nostri compagni li hanno accolti alzandosi in piedi, proprio come succede quando entra in classe un professore.
Successivamente siamo andati in palestra in via Tarchini. Ci ha accolto il professor Pozzi, che ha spiegato ai bambini le regole e le caratteristiche della nuova palestra.
Dopo circa due ore è arrivato il momento di salutarci.
Per noi questa è stata un’esperienza unica e purtroppo non ripetibile, ma siamo sicuri che non ci dimenticheremo mai di questa bella giornata.

Luigi Procopio e Giuseppe Nicosia, classe 3D

giovedì 23 gennaio 2020

Laboratorio AsProLegno

Martedì 21 gennaio 2020, durante l'ora di storia, sono venute nella nostra classe una professoressa della scuola ENAIP di Cantù e un'alunna, Mariangela, a presentarci la loro scuola. Ci hanno fatto vedere un video nel quale si vedevano alunni che fabbricavano oggetti di legno, realizzati sulla base di modelli in plastica ottenuti con stampanti 3D. Ci hanno spiegato che in questo istituto ci sono diversi indirizzi, ma per questa volta noi ci saremmo concentrati sul corso di lavorazione del legno, che comprende sia lavoro manuale che lavoro al computer per disegnare oggetti. La professoressa ci ha detto che durante l'anno ci sono periodi di alternanza scuola-lavoro durante i quali gli alunni frequentano stage presso ditte selezionate. Al termine della presentazione ci hanno dato delle istruzioni e dei piccoli pezzi di compensato preformato con cui, lavorando a coppie, avremmo costruito due tipi di cassettiere, una alta e una bassa, incastrando i pezzi senza usare né colla né chiodi. Quando tutti abbiamo finito di costruire, ci hanno fatto modificare la nostra creazione interrogandoci su cosa significhi progettazione e design e fornendoci del diverso materiale ad integrazione del legno già utilizzato. Per finire, abbiamo potuto presentare le nostre invenzioni, dando loro un nuovo nome e una nuova funzionalità. Ci hanno lasciato del materiale informativo sulla scuola e i materiali usati per costruire. Sono rimaste con noi per circa un'ora e mezza.

Angelo Mascellani, delegato 2’A