Quella di partecipare ad un concorso era un’esperienza che ancora ci mancava ed ecco che abbiamo deciso di partecipare!
Ogni anno la Banca d’Italia indice un concorso per le scuole, chiede di inventare una banconota su di un tema, permettendo agli alunni e alle maestre di declinarlo secondo gli obiettivi e i percorsi che si intendono sviluppare in classe. Il tema di quest’anno è legato alla pandemia, agli insegnamenti e ai risvolti economici che ne derivano. La nostra scelta è stata quella di sviluppare la traccia “Mascherine, ma non è carnevale”. Abbiamo ragionato a lungo e ci siamo stupiti di trovare moltissime parole in comune tra carnevale e pandemia. Non è stato semplice riflettere e aprirci agli altri, comunicare le nostre paure e i nostri timori, ma sono stati momenti fondamentali per approfondire molti contenuti. Abbiamo sviluppato, attraverso un percorso interdisciplinare, aspetti matematici legati alla valuta e all’economia, ma anche aspetti storici riscoprendo il baratto e l’evoluzione della moneta: da nota di banco a banconota. Tutto questo lavoro ci ha fatto crescere e riflettere su tanti aspetti, anche legati al diritto alla salute e ai diritti umani. La banconota che abbiamo immaginato è il risultato di un lavoro a più menti e a più mani, un lavoro di unione di tutte le idee individuali che abbiamo presentato.
La nostra sensibilità e il percorso svolto ci hanno aiutato e sono stati importanti per realizzare il bozzetto che rappresenta da un lato il presente, dall’altro il futuro. Un futuro gioioso, con una visione di fratellanza globale rispetto ad un presente mascherato, di distanza e talvolta di tristezza.
A questo link è possibile leggere la relazione del progetto:
Alunni e maestre della 3’C, scuola primaria San Gerardo
Iniziativa lodevole. Dà colore alla didattica tradizionale. Porta i bambini a ragionare e a confrontarsi su tematiche attuali e di non facile comprensione. Penso che il risultato raggiunto sia bellissimo perché hanno colto il senso di ciò che abbiamo vissuto e che ancora viviamo e che potremmo vivere. Un passato, un presente e un futuro visto con gli occhi dei nostri figli... Grazie a queste meravigliose maestre che riescono a dar voce ai pensieri dei nostri alunni. Katia
RispondiElimina