Il 25 Aprile 2019 si è celebrato il 74° anniversario della Liberazione. Con il CCR ho partecipato alla cerimonia che è iniziata con l’inno d’Italia e la presentazione delle diverse autorità presenti. Successivamente il sindaco Simone Moretti ha fatto un discorso sulla fratellanza fra i popoli. Poi è intervenuto il Sig. Ernesto Maltecca, un partigiano di 96 anni, l’ultimo superstite della 52° brigata Garibaldi contro il Nazi-Fascismo, che ha parlato della giornata del 25 Aprile.
Sono poi intervenuti anche gli studenti del Liceo Terragni di Olgiate Comasco che hanno presentato questa giornata dal punto di vista storico… Eccone una sintesi:
La Seconda Guerra Mondiale è scoppiata il 1 settembre 1939 e vide contrapposti gli Stati appartenenti al Patto d’Acciaio: Giappone, Italia, Germania ed Austria, e gli Alleati: Usa, Francia, Inghilterra e Urss. Un ruolo importante fu svolto anche dai partigiani: piccoli gruppi antifascisti, non appartenenti ad un esercito convenzionale. Erano costituiti da uomini e donne. Quest’ultime durante il fascismo si occuparono principalmente della casa, dei figli, ma nei gruppi partigiani ebbero ruoli diversi: denuncia dei fascisti, portatrici di armi e munizioni, scioperi, staffette per le informazioni.
Tra le donne partigiane si ricordano:
- Agata Pallai (08/06/1916)
Nata a Reggio Emilia, faceva parte della brigata Nero-Verdi-Cattolico, sfornava pane per le tante persone presenti nella canonica del fratello prete. Successivamente divenne una staffetta.
- Lidia Menapace (03/04/1924)
Nata a Novara, tenente partigiano ed ora senatrice a vita. Racconta che in guerra per sopravvivere occorrono: prudenza, furbizia e intelligenza.
Nella nostra zona invece si sono distinti fra i partigiani:
- Emilio Galli (1945) Viveva a Guanzate.
In quel periodo le cascine erano utilizzate come luoghi di raccolta e basi sia per partigiani che per i tedeschi. Un giorno la cascina tedesca “Loc” venne incendiata dai partigiani. I tedeschi e i fascisti infuriati per l’accaduto catturarono due giovani partigiani: Luigi Clerici ed Elio Zampiero, li torturarono e li uccisero in piazza davanti a tutti. Clerici morì subito, mentre Zampiero viene sotterrato ancora vivo. Sul finire della guerra le maestre “guanzatesi” che insegnavano gli ideali fascisti vennero umiliate e punite con la rasatura a zero dei capelli e tinte di rosso per impedire la crescita.
- Emilio Quarenzi
Nato a Cadorago. Si trasferì per lavoro in Germania, partecipò alla costruzione delle ferrovie. Durante i bombardamenti si nascondeva nei boschi, mentre i tedeschi nei bunker.
Tornando a casa si fermò a Verona, Milano e Como.
La Cerimonia si è poi conclusa con la canzone “Bella Ciao”, il ringraziamento per la partecipazione a tutti ed infine un minuto di silenzio per i caduti.
Simone Testa IIA
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