giovedì 30 marzo 2023

ALLA SCOPERTA DI MONTE SOLE


Di Alessio Mariani 3A

Il 30 marzo siamo partiti alle 6:00 dalla palestra di Olgiate Comasco per andare a Marzabotto , un paese vicino a Bologna dove durante la Seconda Guerra mondiale si è svolta una strage di più di 700 persone.
Appena arrivati abbiamo lasciato i nostri bagagli e ci siamo divisi in tre gruppi.
Il mio gruppo è salito al primo piano della Casa della Pace, il luogo dove alloggiavano i nostri compagni di 3°B.
Lì ci siamo presentati e la nostra guida, Duccio, ci ha brevemente raccontato le informazioni storiche su Monte Sole.
Poi abbiamo visitato alcuni luoghi:la cima di un colle, un paese distrutto e un vecchio cimitero.
Ogni volta che cambiavamo tappa Duccio leggeva una testimonianza, in particolare quella di Cornelia, una ragazza che riuscì a salvarsi dalla strage ma che perse quasi tutti i suoi parenti.
Quando siamo tornati al rifugio abbiamo avuto un po’ di svago e poi abbiamo fatto un laboratorio con Duccio.
Il laboratorio consisteva principalmente nel rispondere a una domanda:quali erano le caratteristiche e le emozioni di un soldato all’epoca, ma soprattutto cosa li rende simili a noi?
Per rispondere abbiamo formato dei gruppi, ci abbiamo ragionato e abbiamo formulato le nostre ipotesi.
Finito il laboratorio siamo tornati al rifugio, dove abbiamo visitato le camere e abbiamo cenato.
Infine prima di andare a letto ci siamo divertiti parlando e giocando a giochi da tavolo e a carte.
Il giorno dopo abbiamo visitato Monte Sole in un modo più naturalistico.
La nostra guida, Federica, ci ha fatto attraversare tutto il parco e ce ne ha descritto la flora, ma soprattutto la fauna.
A Monte Sole sono presenti svariati insetti, rane, rospi, tritoni, tassi, animali dei boschi, rapaci e c’è anche una colonia di lupi.
Infine Federica ci ha mostrato un murales che raffigurava la Brigata Rossa, il gruppo di partigiani che combatteva in quella zona.
Ma perché è avvenuto e quali sono le ragioni di questa strage?
Come ho detto prima a Monte Sole c'era un gruppo di partigiani che dava “fastidio” ai nazifascisti perché pianificava attentati e organizzava sabotaggi.
I nazifascisti allora trovarono il modo perfetto per liberarsi dei partigiani:uccidere la popolazione, perché dava ai partigiani armi, munizioni, rifugi e soprattutto cibo.
Sparita la popolazione dovevano sparire anche i partigiani.
Dopo aver saputo questa cosa la mia visione del parco è cambiata completamente:sulle colline verdi da una leggera brezza vedevo gente in fuga, nel paese distrutto vedevo spettri che giravano tra le macerie, nel cimitero percepivo tutta quella gente a cui era stata strappata la vita da quella bestia cieca che è al guerra.
In mezzo a questa tragedia però c’è qualcosa che mi ha colpito:l a Brigata Stella Rossa.
Mi ha colpito perché al suo interno c’erano persone di tutti tipi: uomini, donne, adulti,ragazzi, italiani e stranieri tutti uniti sotto la convinzione di proteggere quella terra.
Un ideale per cui eran pronti a morire, la libertà, l’ideale per loro più importante.
Alle 16:30 del 31 marzo siamo ripartiti per tornare a casa.
Devo dire che è stata una bella esperienza, se devo essere sincero mi mancano un po’ quei giorni, e le cose che ho imparato sono molte:le informazioni storiche su Monte Sole e sui paesi vicini, la quantità immensa di forme di vita presenti nel parco, la semplice ma spettacolare bellezza di quei paesaggi e ultimo ma non per importanza il concetto della pace e i valori della vita.
Vorrei concludere questo testo scrivendo ciò che mi ha insegnato Duccio e per farlo userò una citazione di Gino Strada:”una volta uno scrittore romano scrisse che se vuoi la pace devi preparare la guerra, ora io dico che se vuoi la pace devi costruire la pace”.


lunedì 27 marzo 2023

Cosa saremo poi - Letture dalla Bill

Venerdì 24 marzo la professoressa Tenti e la professoressa Riva sono venute a trovarci e ci hanno letto un libro proposto dalla biblioteca della Legalità.
Il titolo è: “Cosa saremo poi’’ di L.Mattia e L. Ballerini.
Il libro parla di una ragazza di nome Lavinia di 14 anni, vittima di cyberbullismo.
Per le brutte cose che dicevano sui social e per come la prendevano in giro per il suo aspetto fisico, mostrando foto intime, Lavinia ha tentato il suicidio.
Dopo l’accaduto, il bullo Falco (colui che ha maggiormente perseguitato la protagonista) cerca di nascondere le foto che si è fatto mandare da Lavinia, mentre alcuni compagni di classe come JJ riflettono su quello che è successo, sono preoccupati per lei, si sentono in colpa per non aver fatto niente di fronte alle prese in giro degli altri compagni.

Le due lettrici si sono fermate proprio quando Lavinia, convalesecente, incontra una ragazza in ospedale che faceva l’attrice.
Da quel momento anche Lavinia inizia ad appassionarsi al teatro…
Come finirà la storia? beh tocca a noi scoprirlo continuando la lettura.
Da questa lettura ho capito che anche i bulli hanno una loro storia, dei loro problemi e delle loro insicurezze e magari bisogna farli ragionare per fargli capire che non c’è bisogno di sfogarsi verso altri ragazzi in modo brusco ma che si può anche parlare senza vergognarsi con alcuni esperti.
Penso che sia un bel libro educativo che parla di cose che purtroppo succedono.
E leggendolo si capiscono a fondo anche i problemi dei bulli.
Sicuramente è uno dei libri che consiglierei ai miei coetanei e non solo.
                             
                                                               Spacca Matilde


venerdì 24 marzo 2023

Tutti a far musica in cerchio!

Dopo il grande successo dello scorso anno, è tornato il progetto extrascolastico "Taboum - tamburi in cerchio". La seconda edizione ha visto protagonisti non solo gli alunni delle scuole medie, ma anche gli studenti di quarta e quinta primaria. "In questi mesi è stato bello vedere tutti i ragazzi collaborare, aiutarsi, darsi consigli - spiega il professor Emmanuele Astorino, tutor del progetto - I 10 partecipanti hanno conosciuto nuovi strumenti e nuove tecniche. Gli incontri hanno favorito benessere e inclusione".
Ma che cos'è il Drum Circle? E' un attività adattabile ad ogni età, persona, gruppo e situazione. E' un coinvolgente evento ritmico in cui un gruppo di persone si trova insieme a suonare tamburi e percussioni e, mentre si diverte e scatena la propria energia vitale, realizza il massimo potenziale musicale. Tutto questo grazie al facilitatore guida Luca Bartolini.

Finora si sono svolti 15 incontri, il mercoledì pomeriggio, alla scuola media.

Mercoledì 29 marzo, dalle 13 alle 13.50, tutta la scuola media si trasferirà in piazza Italia per un enorme concerto all'aperto. Amici, parenti, docenti e passanti sono invitati a suonare insieme ai ragazzi. Basta uno strumento a percussione o un oggetto che possa creare un suono. Il resto sarà puro divertimento.



mercoledì 22 marzo 2023

Visita al Memoriale della Shoah di Milano

di Noemi Pontari 3A

La giornata della memoria è il 27 gennaio e viene celebrata in tutto il mondo per ricordare le tragedie che sono accadute nei confronti dei deportati.
Abbiamo iniziato ad affrontare l'argomento con la lettura del libro "Finché la mia stella brillerà" nel quale viene raccontata la vita di Liliana Segre nel campo di concentramento e il percorso che ha compiuto per arrivare lì.
Poi abbiamo visto un filmato con cui abbiamo approfondito l'applicazione delle leggi razziali nelle colonie italiane in Africa nel 1937 e successivamente in italia nel 1938 dettate da Mussolini nei confronti degli ebrei ai quali è stato evitato di lavorare in tantissimi luoghi, di frequentare gli stessi negozi in cui andavano i non ebrei e gli studenti e gli insegnanti di questa religione furono cacciati dalle scuole.
Sono state queste leggi il punto di partenza delle torture che tutti gli uomini deportati hanno dovuto subire, per alcuni prima di raggiungere la morte.
Con la prof Roncoroni abbiamo visto un docufilm che racconta la vita delle persone ad Auschwitz e tutte le terribili cose che avvenivano in questo campo di concentramento e che mostra anche il museo che conserva occhiali, scarpe, valigie, tazze e piatti, migliaia di oggetti dei deportati esposti in grandi teche di vetro.
Con il prof Alí abbiamo visto il film "Vento di Primavera" che mostra le organizzazioni di una spedizione della polizia il cui scopo era catturare più ebrei possibili per spedirli nei campi di concentramento.
Con la prof Ferrario abbiamo incontrato alcune vittime della Shoah attraverso testi letti in classe e abbiamo parlato dei giusti tra le nazioni cioè persone non ebree che hanno contribuito a salvare molte vite, come ad esempio Carlo Angela, Giorgio perlasca, Irena Sander e Gino Bartali.
Lui era un corriere della resistenza che trasportava documenti falsi nella sella della sua bici e quando veniva fermato ribatteva che la bicicletta era intoccabile perché le sue parti erano calibrate perfettamente per ottenere la massima velocità.
Così non è mai stato scoperto.
Infine l'uno febbraio siamo andati in visita al Memoriale della Shoah con la classe terza c.
Siamo partiti in bus la mattina presto e alle 9:45 ci siamo appostati davanti ad esso in attesa di entrare.
Sulla facciata principale in alto, compariva una scritta al neon di Liliana Segre, perché è stata proprio lei a volerlo, e diceva "invitami notte a immaginare le stelle".
Poi siamo entrati  e davanti a me sorgeva un immenso muro di color grigio scuro con incisa la parola indifferenza costruita sempre per volere di Liliana Segre.
È stato fatto perché questa parola rappresenta tutte quelle persone non ebree che sapevano ciò che stava accadendo ma lo ignoravano e non cercavano in alcun modo di aiutare gli ebrei o di cambiare la situazione.
Una guida ci ha poi accompagnati attraverso il Memoriale raccontandoci tutto ciò che è accaduto lì è quando siamo arrivati davanti al muro ci ha augurato di riuscire a romperlo primo poi, perché l'indifferenza c'è anche oggi e bisogna sconfiggerla in modo che queste cose non accadano mai più.
Successivamente siamo andati verso i vagoni, la guida ci ha spiegato che venivano usati precedentemente per il trasporto della posta, ma durante la Shoah trasportavano i deportati verso i campi di concentramento.
Dal Binario 21, chiamato così perché si trova al di sotto di questo binario nella Stazione Centrale, sono partite di 774 persone, tra esse non solo ebrei ma anche omosessuali, disabili, oppositori politici, Testimoni di Geova e militari che venivano ammassati in più di sessanta in un singolo vagone è non avevano servizi igienici ma solo un secchio dove fare i propri bisogni.
Molti sono morti sul treno altri sono riusciti a resistere a quelle terribili condizioni.
All'interno dei vagoni c'erano anche dei sassi che gli ebrei usano come omaggio per ricordare le persone decedute.
Siamo poi passati attraverso il treno e siamo arrivati in un lungo corridoio in cui spiccava una proiezione sul muro su cui erano scritti tutti i nomi dei deportati che sono partiti da lì.
In bianco i nomi dei morti, in arancione quelli dei ventisette sopravvissuti, tra cui Liliana Segre e a turno appariva, in grande, al centro del muro, uno di essi.
Invece sul pavimento di pietra si trovavano venti cariche con scritti sopra i nomi dei campi di concentramento che furono la destinazione dei venti viaggi compiuti dal treno cioè Fossoli, Auschwitz, Bergen Belsen, Mauthausen e Bolzano.
In fondo al corridoio c'era invece il montacarichi che trasportava i vagoni nella stazione al piano superiore per farli partire.
Siamo andati poi nella stanza della riflessione, un luogo circolare con dei posti a sedere attaccati alle pareti, una sola luce proveniente dall'alto e una striscia sul pavimento di colore marrone indicante Gerusalemme, la città santa degli ebrei.
Lì abbiamo potuto riflettere su tutto ciò che abbiamo visto e sulla tragedia avvenuta finché la guida ci ha salutati.
Siamo andati in una parte del Memoriale in cui c'erano tante piccole stanze e in ognuna potevi guardare un breve filmato diverso.
Io, insieme ad altri miei compagni, ne ho visto uno in cui Liliana raccontava la sua partenza per Auschwitz.
Infine ci siamo diretti verso l'uscita ma prima abbiamo potuto ammirare la grande biblioteca a due piani, sempre all'interno del memoriale, che è aperta tutti per studiare o per leggere.
Finita la visita siamo tornati a scuola verso mezzogiorno e  abbiamo parlato riflettuto su tutto ciò che abbiamo visto e sentito raccontare dalla guida.
Penso che sia stata una bella esperienza anche se un po' triste.
Non avrei mai pensato che gli uomini fossero in grado di compiere azioni così crudeli invece ora lo penso eccome perché è successo e ne sono inorridita.
Questa gita è stata utile per ricordare ciò che è accaduto e per riflettere attentamente in modo che vicende del genere non accadano mai più nei confronti di nessuno.
Questa visita è stata anche un buon modo per approfondire dal vivo tutto ciò di cui abbiamo parlato e siccome dopo tanto tempo siamo riusciti a compiere un'esperienza diversa e particolare che ci insegna molto dobbiamo usarla per migliorarci, provare a migliorare gli altri e il mondo che ci circonda abbattendo indifferenza e il pensiero che le persone con diversità culturali, religiose, etniche, fisiche e mentali siano una cosa sbagliata da annientare o semplicemente discriminare.


Cultura - Recensione di "Tutta la Gloria nel profondo" di Bruce Marshall

di Alessandro Mascellani 3A


"Tutta la Gloria nel profondo" racconta la storia del Padre Smith, un Prete cattolico in una città nella Scozia protestante della prima metà del secolo scorso. In questo fantastico romanzo, il Padre Smith vede la società, la cultura, il costume e, in generale, il mondo evolversi, dapprima nella Belle Epoque, poi durante la Prima Guerra Mondiale, nel periodo tra le due Guerre e, infine, durante il secondo conflitto mondiale. Un libro sempre attuale che mostra la decadenza della società moderna comparata a una Chiesa che cambia ma resta la stessa, vista attraverso gli occhi innocenti e acuti di questo prete capace di spunti audaci, di fervida obbedienza e di invincibile buonumore, la mondanità delle persone comparata a una Chiesa pura rappresentata da degli ecclesiastici che portano avanti la missione di Cristo fino alla morte.
Un episodio particolarmente incisivo è la partenza del padre Smith come cappellano militare nella Prima Guerra Mondiale, un'esperienza che lo segnerà per tutta la vita, soprattutto nella sua denuncia alle atrocità della guerra, considerata da lui un "giustificato omicidio collettivo".
Romanzo fantastico, uno dei migliori che abbia mai letto. Affascinante, coinvolgente, emozionante e istruttivo, che parla della vita quotidiana facendoti capire, con argute spiegazioni, come vivere la vita. Mi è piaciuto anche perché racconta eventi storici realmente accaduti e perché riesce a parlarti di argomenti sempre attuali nonostante sia stato scritto quasi un secolo fa. Lo consiglio a tutti quelli a cui piace leggere, perché non è un libro semplice da comprendere e il lessico ne denota l'epoca di scrittura.
Riuscirà il padre Smith a vedere costruita una vera chiesa per la sua parrocchia? E riuscirà, con la sua devozione e preghiera, a contribuire a un ritorno della Scozia al cattolicesimo?


sabato 18 marzo 2023

Transizione ecologica: teoria e pratica

Giovedì 2 marzo, dalle 11 alle 12.30, nell'auditorium del Medioevo di Olgiate Comasco, si è svolto l'incontro con l'assessore alla Transizione ecologica Renato Spina.

All'inizio, l'assessore si è presentato e ha iniziato la sua spiegazione mostrandoci un video sulle fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili. Il video è stato utile perché parlava di come vengono usate le energie: ci ha fatto degli esempi sui tipi di energie rinnovabili e non rinnovabili. Dopo il video, ha chiamato due compagni, prima Luca Vecchi di seconda A, il nostro delegato alla legalità, per fargli provare il rilevatore di energia che consiste nell'appoggiare la mano sul macchinario che informa su quanta potenza energetica Luca avesse. Poi lo stesso procedimento è stato applicato da Alì Zeaither di seconda B.


In seguito, Spina ci ha parlato di Alessandro Volta, scienziato che proveniva proprio da Como, che ha inventato la pila elettrica. Successivamente, l'assessore ha fatto un esperimento, mostrandoci come, unendo due metalli diversi e l'acqua con il sale, ha creato energia elettrica per accendere una piccola lucina rossa; poi si è avvicinato per mostrare l'esperimento a tutti.

Alla fine di questa dimostrazione, il tempo era finito. Ci siamo salutati e ciascuno è tornato al proprio lavoro.

Matteo Iacca, assessore alla Legalità, e Alberto Sarchi, seconda D

mercoledì 8 marzo 2023

La scuola a suon di musica

La scuola a suon di musica. Fervono i preparativi per l'esibizione dei due progetti musicali proposti dall'istituto di Olgiate. Infatti, sabato 18 marzo, alle 17, al Medioevo, gli allievi del corso "Facciamo Banda" tenuto ogni sabato mattina dal maestro del Corpo musicale olgiatese Edoardo Piazzoli e dal docente della scuola media Emmanuele Astorino si esibiranno in un imperdibile concerto a conclusione del loro percorso di studi. Non saranno soli: sarà anche l’occasione per i ragazzi delle seconde B, C, D ed E di mostrare il frutto del percorso «Musica Insieme» svolto in classe sempre con Piazzoli in collaborazione con le docenti di musica Maria Rosa Di Maio e Carina Calafiura. Per l’occasione i giovani musicisti saranno accompagnati dalla Junior Band del Corpo musicale olgiatese.

Il prof Astorino racconta l'esperienza del corso pomeridiano:

I 10 iscritti a “Facciamo Banda” provengono dalla primaria e dalla secondaria. Hanno seguito 15 lezioni da due ore ciascuna, divise in due parti: all’inizio si sono dedicati all’analisi della partitura, poi si sono concentrati sulla pratica strumentale. Nell’ultimo periodo si sono esercitati con alcune basi per prepararsi all’evento finale. Entusiasmo, studio, determinazione e passione sono sempre state le nostre parole chiave.

La prof Di Maio illustra l’altro percorso:

“Musica Insieme”, grazie a tre interventi di “raccordo” di Piazzoli, ha permesso alle classi di approfondire brani di vari generi come in una vera orchestra, ascoltandosi, mettendo in gioco la propria musicalità, attivando processi di cooperazione e socializzazione.

Amici, parenti e docenti saranno i benvenuti al concerto!