Brera Emilio, prima D, intervista a un albero
-Buongiorno, signor albero, come si chiama?
-Mi chiamo castagno.
-Quanti anni ha, circa?
-Circa settant’ anni.
-Si trova bene nel luogo dove è cresciuto?
-Oh, si, un po' scomodo ma si.
-In che senso scomodo?
beh, con tutte queste nuove costruzioni, come la
conigliera e la cassetta degli attrezzi, non è esattamente il massimo.
-Ma la trattano bene?
-Sìsì, vengono qualche volta per fare qualche potatura ma del resto
sono degli angeli.
-Oh, beh in fondo ora gli alberi sono molto più considerati.
-E menomale, con tutti questi disboscamenti e cementificazioni …
-Da dove proviene?
-Provengo dal trentino, dove mi hanno venduto ad una simpatica signora che mi ha tenuto alla perfezione fino a sette anni fa.
-Quanto pensa ancora di vivere, 10,20,30,50,100 anni?
-Spero sui 100 ma potrebbero abbattermi anche tra 10/20.
-Quindi non ha molte aspettative di vita?
-No, non molte, ma nel tempo che mi resta mi godo ogni secondo.
-Hanno mai usato come casa il suo tronco degli animali?
-No, veramente no.
-Pensa che prima o poi lo faranno?
-Chi lo sa, forse si forse no.
-Produce molte castagne?
-Si, soprattutto a fine Settembre ed a inizio Ottobre.
-Ultima domanda: ha mai pensato di poter camminare, dialogare con altri alberi e fare amicizia, insomma, qual’ è il suo sogno?
-Il mio sogno è vivere il più a lungo possibile, così che io possa donare ossigeno a chiunque lo desideri, questo è il mio sogno.
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