Grambone Alessandro, prima D, intervista a un salice
a: ciao albero, vorrei farti un’intervista. io mi chiamo Alessandro e tu?
S: io mi chiamo salice piangente, ma puoi chiamarmi salice.
a: ma perché piangi?
s: no, mi chiamo piangente perché i miei rami vanno verso giù ma in realtà sono simbolo di gioia e vitalità.
a: quanti anni hai? io ne faccio 12 a maggio.
s: io ho 29 anni, sono un po vecchio perché di solito vivo 30 anni.
a: dove vivi?
s: vivo vicino ai corsi d’acqua infatti il mio nome significa ”vicino all’acqua” e ha origini celti
a: quanto sei alto? io sono molto alto.
s: io sono alto 18m.
a: hai una storia particolare?
s: sì,c'è una leggenda su di me che dice che intrecciando 2 rami di salice a formare una croce si può prevedere la propria morte.
a: cosa ti piace fare salice? a me piace giocare a fortnite.
s: mi piace aiutare le persone. Dalla mia corteccia si estrae l’acido salicilico che si usa per fare antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici.
a: salice, c’è qualcosa che non ti piace o che odi tanto?
s: noi alberi odiamo il fuoco perché ci brucia e ci uccide. a volte anche gli uomini ci trattano male.
a: io sono buono con te. posso sdraiarmi sotto ai tuoi rami?
s: certo vieni qui che ti faccio ombra, sentirai anche il fruscio del vento tra i miei rami.
a: ok, grazie per avermi raccontato tutto queste cose su di te. ciao alla prossima.
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