Venerdì 8 novembre noi, classe III D, ci siamo diretti a Milano per ammirare il Cenacolo Vinciano, un’opera dipinta sul muro di quello che fu il refettorio del monastero domenicano, di fianco al santuario di Santa Maria delle Grazie.
Ci siamo ritrovati alle 6:45 alla stazione di Malnate; verso le 8:30 siamo scesi dal treno e, sotto il secondo diluvio universale, ci siamo diretti prima in un bar a fare colazione, poi verso Santa Maria delle Grazie.
Abbiamo aspettato per circa 5/10 minuti la guida che poi ci avrebbe consegnato l’audio guida.
Inizialmente, siamo entrati in un locale dove ci hanno “ripulito” da tutte le micropolveri che potevano danneggiare l’opera.
L’Ultima Cena di Leonardo è dipinta con una tecnica ideata dall’artista stesso, cioè una tecnica mista a secco su intonaco, che si rivelò uno dei più grandi fallimenti del genio rinascimentale, data la conservazione attuale di tutte le opere dipinte in questo modo
Dopo questa esperienza magica, ci siamo spostati al santuario di Santa Maria delle Grazie, sempre bagnati fino alle ossa, dove la guida ci ha spiegato le origini di quest’ultima e sotto quali signori è stata costruita.
Dopo più di 10 minuti trascorsi ad osservare la facciata della chiesa aspettando che ci facessero entrare, la guida ci ha fatto spostare al coperto fino a quando finalmente siamo riusciti ad accedere.
All'interno la struttura si presenta completamente diversa dalla facciata: è ricca di decorazioni e “finestrelle” da cui può entrare molta luce (dall'immagine non si capisce perché fuori c’era poca luce a causa del diluvio). Sono presenti anche numerosi archi, volte e colonne; lo spazio tra una colonna e l’altra è decorato con un affresco diverso.
Poi, come ultima tappa ci siamo spostati al Castello Sforzesco: non riferirò tutta la spiegazione della guida perché sarebbe eccessivamente lunga e, forse, anche noiosa, ma mi soffermerò su un particolare a mio parere significativo.
Arrivati al castello siamo entrati, sempre in compagnia della nostra guida, nel museo. Abbiamo visitato parecchie sale, fra tutte quella degna di nota, secondo me, è la Sala delle Asse.
La Sala delle Asse, chiamata così perché in età sforzesca era rivestita da assi di legno, è stata decorata da Leonardo da Vinci che, però, non l’ha mai terminata. In questa sala notiamo che le decorazioni rappresentano piante di gelso, che si ramificano e intrecciano verso il centro. Appena entrati, la guida ci ha fatto sedere e ci ha mostrato un video proiettato proprio sull'opera: meraviglioso, semplicemente meraviglioso.
Questa è stata la nostra gita a Milano, è stato emozionante e non credo che mi ricapiterà.
Giuseppe Nicosia, III D
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