Il giorno 17 ottobre 2025, dalle 8:30 fino alle 12:30 con la mia classe e gli altri alunni delle classi seconde sono andato a visitare a Villa Guardia la base del SOREU dei Laghi. Il nostro obiettivo era ripassare le manovre di primo soccorso e conoscere le realtà che operano in quel luogo, imparare come effettuare una chiamata al 112, prevenire i rischi e conoscere alcune norme di sicurezza.
La 1° tappa serviva a farci conoscere il NUE, cioè il Numero Unico d’ Emergenza e cosa ci chiedono in una chiamata: cosa ti serve, dove ti trovi. Abbiamo anche capito a quali aree afferiscono le nostre centrali operative: Como, Lecco, Varese e Monza Brianza; rispondono anche se la chiamata arriva dall'estero, poi ci hanno spiegato che cos’è l’ App Where are U: è un’app del 112 che ha tre modalità per la chiamata: silenziosa, normale e chat; poi ci sono anche tre simboli che servono a dire cosa ci serve: ambulanza, polizia e vigili del fuoco.
La 2° tappa doveva essere l’ elisoccorso però era partito in missione, l’abbiamo visto decollare e poi l’ abbiamo visto atterrare (ci arrivava molta aria per causa delle eliche). L’elicottero ha 2 motori; ci sono il copilota e il pilota: il copilota dà una mano al pilota, invece il pilota guida l’ elicottero. Si usa uno strumento che serve a sollevare feriti e soccorritori, che è il verricello.
Per la 3° tappa abbiamo incontrato la MBS, cioè il Mezzo di Soccorso e di Base, in poche parole è l’ambulanza, ci hanno fatto vedere diversi tipi di barelle: cucchiaio, sedia, guscio e tavola spinale. Il cucchiaio è un tipo di barella che viene utilizzata per sollevare e trasportare pazienti con traumi gravi, soprattutto alla colonna vertebrale. La sedia è una barella orizzontale pieghevole. La barella a guscio è simile alla barella a cucchiaio, infine la tavola spinale è una barella rigida, utilizzata per immobilizzare e trasportare pazienti con sospette lesioni alla colonna vertebrale. Poi hanno spiegato a cosa servono il collare e la maschera per l’ ossigeno. Il collare serve a bloccare il collo dal rischio di lesione, invece la maschera per l’ossigeno serve a far respirare il paziente.
Alla 4° tappa ci hanno i Vigili del fuoco (VVF). Quando vanno in missione utilizzano: bombole ad aria compressa, tute, caschi, guanti, passamontagna, che in tutto pesano 25 kg. Pinze e tenaglie per aprire auto, cuscini per sollevare camion.
Il camion dei pompieri è molto ordinato, altrimenti perderebbero troppo tempo in caso di emergenza. Inoltre hanno raccomandato di fare attenzione all’utilizzo della corrente, ad esempio di evitare il surriscaldamento delle ciabatte, spegnendole.
Alla 5° tappa abbiamo conosciuto gli operatori del CNSAS; Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Loro salvano persone in zone impervie con appositi strumenti: imbracature, funi, barella a spalla, sci fatti con la pelle di foca, ramponi e gancio.
La 6° tappa è servita a farci conoscere gli OPSA: Operatore Polivalente Salvataggio in Acqua. Le nostre centrali si occupano del ramo di Como; ci hanno fatto vedere un filmato di un allenamento dove utilizzano droni acquatici. Hanno spiegato come comportarci in alcune situazioni, ad esempio quando capita di addormentarsi sotto il sole: bisogna stare attenti allo sbalzo termico, entrando lentamente in acqua, altrimenti si rischierebbe di rimanere paralizzati. Quando si è in acqua bisogna prestare attenzione a chi tossisce ripetutamente, ciò vuol dire che sta per affogare. Se stai per tuffarti, dovresti conoscere il fondale e infine ricorda di stare attento ai mulinelli dei fiumi!
La 7° tappa è servita per ripassare le manovre RCP: Rianimazione Cardio-Polmonare, nel caso in cui la persona non rispondesse, bisogna chiamare il 112 e incominciare a fare la rianimazione cardio-polmonare; se c’è un defibrillatore utilizzarlo e non fare la respirazione bocca a bocca.
Nell’8° tappa ci hanno portato al centro del SOREU (Sede di chiamate d’ Emergenza Sanitaria) dove gli operatori rispondono rispondono alle chiamate assegnate e codici: il bianco è per indicare che la situazione non è urgente, codice verde che necessita delle cure ospedaliere ma non con urgenza, codice giallo indica che bisogna andare in ospedale, avendo sintomi allarmanti ma non letali; il codice rosso che è in rischio di vita, quindi deve raggiungere al più presto un ospedale. Di solito hanno tra le 600/700 chiamate al giorno.
La 9° tappa è servita a farci conoscere il BLEEDING, una perdita molto grave di sangue, che può avvenire in varie parti del corpo e si utilizzano lacci, garze e fasciature per cercare di fermarlo.
Questa uscita è stata molto interessante, perché mi hanno fatto capire cosa fanno diversi operatori di salvataggio.
Nic e Bra, seconda A









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