martedì 12 marzo 2019

GIOCHI MATEMATICI TRE

di Alessandro Piazza 2A

Il giorno era arrivato! Il 27 febbraio si sono svolti i giochi matematici, organizzati presso la scuola secondaria di Binago, a cui noi, la 2 A di Olgiate Comasco, eravamo qualificati. Quel giorno la tensione nella nostra classe era nell’aria, tutti volevano arrivare preparati per cercare di avere la meglio sulle altre otto classi e per riuscire a partecipare alla finale di Laveno. Per farlo bisognava però posizionarsi almeno tra le prime due classi.
Siamo arrivati tutti in orario, pronti per affrontare una sfida comune: riuscire a qualificarci. Non saprei descrivere che tensione abbiamo provato quando abbiamo varcato la soglia della porta della scuola, ma subito quell’ansia è svanita: era tardi e bisognava pensare ai giochi matematici.
Appena entrati abbiamo guardato in quale classe dovevamo recarci per poter iniziare a lavorare. Avevamo un’ora e mezza per completare tutti i quesiti e consegnare il foglio delle risposte. La nostra tattica era la seguente: i quesiti erano dieci, noi, che eravamo in sei ci siamo divisi in coppie e ogni coppia doveva risolvere tre quesiti, per poi completare l’ultimo, che era l’unico in inglese, insieme. Con questa tattica abbiamo evitato così la confusione, che in quei momenti non aiuta.
Eravamo tutti concentratissimi, nella nostra testa tutti i pensieri superflui si erano annullati, ormai pensavamo solo a completare il foglio. Terminate le risposte, le abbiamo controllate attentamente e abbiamo consegnato per non perdere tempo prezioso che avrebbe potuto essere utile in caso di pareggio. Ci siamo recati verso la palestre della scuola, dove si è svolta la premiazione. E’ inutile dire che eravamo tesissimi, volevamo a tutti i costi posizionarci almeno secondi.
Gli insegnanti hanno quindi iniziato a nominare le classi che erano arrivate nelle ultime posizioni tra cui anche la 2 A… ma di Binago! il cuore è rimbombato come un tamburo nei nostri petti, pensavamo di non avere fatto nulla di buono. Poi hanno continuato con i terzi posizionati, per fortuna non siamo stati chiamati, eravamo, quindi, automaticamente qualificati per le finali a Laveno!
In quel momento ho sperato con tutto  me stesso di essere arrivati primi, di essere riusciti nell’impresa, ma bisognava fare i conti con l’ultima classe ancora in gara: la 2 A di Valmorea. In quei pochi istanti di tregua ci siamo rassicurati a vicenda che comunque fosse andata noi saremmo stati soddisfatti, sia della nostra esperienza, sia del traguardo che avevamo raggiunto. Era arrivato il momento, abbiamo sentito i nostri nomi: eravamo arrivati secondi! Non eravamo tristi, non pensavamo al mancato primo posto, ma alla nostra ottima posizione, che ci dava accesso alle finali. Eravamo felici e già pensavamo a Laveno, decisi a fare bene.

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