martedì 4 gennaio 2022

RACCONTI D'AVVENTURA

L’ISOLA BUIA

DI NOEMI PONTARI 2A

Il piano era previsto per il giorno seguente.
Lo avevo organizzato nei minimi dettagli e ora, l'unica cosa che mancava era metterlo in atto.
La mattina dopo il tempo era sereno, il cielo azzurro pieno di soffici nuvole bianche e il mare era calmo, con la nave che ondeggiava al ritmo delle onde.
Ero nella mia camera a bermi un bicchiere di rum quando Harry mi chiamò: “Capitano Francis ci siamo!”.
Corsi subito fuori contento di quella bella notizia e davanti a me vidi il profilo dell'Isola Buia, la nostra meta, il luogo in cui avremmo rubato il più ricco tesoro di tutti i tempi.
Pian piano ci avvicinammo e man mano che lo facevamo il paesaggio cambiava.
Il mare divenne mosso e le onde, sempre più alte, sbattevano con forza contro la nave, il sole fu coperto da tantissime nuvole grigie e rabbiose e si alzò un forte vento che spinse l'imbarcazione da una parte all'altra.
Pensavo che non ce l'avremmo mai fatta, la tempesta era troppo potente da dominare, e non so come, ma per miracolo riuscimmo ad approdare sani e salvi sull'isola buia anche se con molta fatica.
Ero bagnato fradicio a causa di tutta la pioggia che cadde dal cielo e dagli schizzi gelidi delle onde che mi colpirono come pallottole, ma adesso che eravamo lì, stranamente, smise subito di piovere.
Prima di andare alla ricerca del tesoro però, decisi di cambiarmi e togliermi i vestiti bagnati.
Indossai un paio di stivali di pelle marroni, dei pantaloni grigi larghi, una camicia bianca con bottoni fatti di formaggio secco e un mantello rosso fuoco e infine in testa mi misi un grande cappello nero.
Poi io e la mia ciurma partimmo all'avventura.
L'isola era piena di promontori e di grandi alberi rigogliosi.
Per trovare il bottino bisognava percorrere uno stretto sentiero in salita, così ci incamminammo verso quella stradina.
Una volta arrivati in cima, davanti a noi ci spettava una grande torre fatta di pietra su cui sorgeva una piccola finestra.
Entrammo subito, io per primo, salimmo velocemente una scala a chiocciola di legno che sembrava molto antica e arrivammo davanti a un'enorme stanza.
“Il tesoro! Finalmente l'ho trovato!” esclamai pieno di gioia.
Mi buttai a capofitto dentro, seguito poi da tutta la mia ciurma.
Prendemmo di tutto: monete d'oro, diamanti, gioielli e molte altre ricchezze.
Riempimmo borse e borse, ci impossessammo di quante più cose potevamo, poi scendemmo e ritornammo alla nave.
I miei pirati misero sotto coperta il bottino e poi tutti insieme potemmo festeggiare, felici per la vittoria e per l'acquisto del ricco tesoro, con una bottiglia di rum!

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