Venerdì 21 gennaio 2022, alle 8:15, ha avuto luogo, da remoto, la conferenza del giudice Giuseppe Battarino rivolta alle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Olgiate Comasco.
L’introduzione della conferenza è stata pronunciata dall’assessore all’istruzione e alla cultura del Comune di Olgiate Comasco Paola Vercellini che ha presentato il concetto, da lei definito astratto, di legalità. La legalità è un concetto difficile che vede come punti chiave rispettare le regole e gli altri, ma anche fare le scelte giuste, un aspetto importante, che però, soprattutto in un'età come la nostra, come quella di noi ragazzi, è ancora più difficile; la legalità quindi è il punto di partenza per vivere da uomini e donne liberi.
Successivamente ha preso la parola il magistrato Giuseppe Battarino, collaboratore della commissione parlamentare sulle ecomafie; egli ha raccontato diverse esperienze personali riguardanti un tema di rilievo come quello ambientale.
Una delle esperienze da lui raccontata ebbe luogo in una piazza di Roma, dove era in atto una manifestazione di un movimento per l’ambiente, Fridays For Future, i manifestanti stavano utilizzando telefoni cellulari per condividere la manifestazione anche sui social; un aspetto molto importante da sapere è che ogni giorno vengono inviate 5 miliardi di fotografie, questo invio continuo di immagini, a causa delle risorse consumate dai server, determina un impatto negativo sul clima e l’ambiente: attualmente l’impatto è dell’8% ma tra 10 anni si stima che le immagini abbiano un impatto del 20%.
A seguire, il magistrato ha esposto una sua presentazione in cui mostrava luoghi da lui visitati: le immagini rappresentano paesaggi apparentemente naturali, ma in realtà, sottoposti ad un lieve impatto antropico solo per il fatto che egli, il magistrato Giuseppe Battarino, era presente in quel luogo a scattare una fotografia. Quindi è fondamentale porsi questa domanda: quanto incide ogni impatto antropico?
Non c’è una vera e propria risposta a questa domanda ma ogni impatto antropico ha un peso notevole sul clima e l’ambiente per questo sono presenti delle regole, delle leggi per limitarlo.
Il magistrato Giuseppe Battarino ha continuato il suo discorso citando un articolo della Costituzione italiana e un libro: “I limiti dello sviluppo”.
L'articolo citato è l’articolo 2 che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, egli con questo articolo vuole esprimere che ogni ragazzo o ragazza non può essere felice senza una famiglia, amici, sport e tutte quelle attività che occupano uno spazio nella vita sociale di ciascuno.
Invece, sul libro “I limiti dello sviluppo”, scritto nel 1972 da numerosi scienziati, studiosi interessati al tema climatico, il magistrato ha mostrato un grafico che illustra gli interessi personali e impersonali: attualmente gli interessi sono amici e famiglia espressi in tempi brevi, invece egli afferma che ogni persona dovrebbe proiettare i propri interessi nel futuro ed estendersi in tutto il mondo, avere più sogni, più aspettative da se stessi, per sviluppare ed accrescere le possibilità di un mondo migliore. Quindi non solo occuparsi dei propri interessi ma degli interessi comuni.
La conferenza è continuata quindi con altre immagini che inquadrano discariche non a norma e fosse di rifiuti abusive; in questi luoghi sono contenuti tutti gli oggetti della nostra vita. Poiché ogni oggetto ha una vita, alla fine di esso dovrebbe essere riciclato, ma purtroppo non sempre è così, perché se questi oggetti non vengono riciclati correttamente, a volte vengono portati su camion che depositano questi cosiddetti rifiuti in discariche abusive.
Parlando di ambiente, fortunatamente non ci sono solo luoghi e aspetti negativi: un'altra immagine scattata e mostrata dal magistrato raffigura un impianto di trattamento dei rifiuti di Bologna: un impianto molto tecnologico dove i diversi tipi di plastiche, una volta arrivati, vengono accuratamente divisi da un nastro, ma le nuove tecnologie non sempre bastano, perché a lavorare in tali impianti è sempre presente anche l’uomo.
Per tutelare l’ambiente è importante svilupparsi, sviluppare nuove tecnologie, nuovi macchinari che aiutino l’uomo in questa lotta, ma può anche bastare un piccolo gesto come raccogliere un rifiuto, ad esempio una bottiglietta d’acqua: questo è un piccolo gesto ma fondamentale per il futuro, è un gesto esercitato da un bravo cittadino che pensa al futuro della propria nazione, ma anche al mondo in generale. Il contrario di cittadino, secondo il magistrato Battarino, è idiota poichè dal greco significa proprio “non cittadino, persona che pensa al benessere personale e non a quello di gruppo”. Questo cosidetto idiota è una persona che non compie un gesto per l’ambiente, è una persona che non raccoglie la bottiglietta, o in maniera ancora più grave, che la butta a terra.
Un'altra fotografia mostrata dal magistrato Battarino rappresenta quello che rimane del vecchio stabilimento dell’ipCA, stabilimento di coloranti alimentari. Con questa fotografia si vogliono ricordare tutte le vittime, all'incirca 200, che dopo anni di lavoro sono morte per le scorie presenti sul luogo di lavoro, ancora oggi in quel capannone ormai abbandonato si trovano delle scorie di fonderia radioattive.
Il magistrato Giuseppe Battarino ha continuato parlando dell’Italia, di come sia uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo: l'estrazione del petrolio è un processo molto complicato e richiede l’uso di risorse ed ha un forte impatto ambientale, quindi bisogna sviluppare maggiori tecnologie per limitare questo impatto.
Poi, il magistrato Battarino ha mostrato delle altre immagini riguardanti due porti: il porto di Rotterdam e il porto di Genova: questi sono porti commerciali che contengono e trasportano molti container, ma non sempre questi contengono oggetti nuovi da vendere perchè il 10% degli oggetti e dei materiali contenuti nei container sono rifiuti che non verranno mai utilizzati.
Esistono rifiuti di tutte le dimensioni, anche navi intere come mostra il magistrato Giuseppe Battarino nell’immagine successiva, la quale raffigura una nave abbandonata nel mare vicino a Ravenna; queste navi sono rifiuti molto difficili da smaltire. L’esempio più famoso di nave smaltita è la Costa Concordia, nave che si è scontrata contro uno scoglio, nei pressi dell’Isola del Giglio, nella regione Toscana. Essendo una nave di grandi dimensioni, smaltirla è stato un compito arduo: è stata trasportata al porto di Genova dove è stata smaltita in soli due anni, un tempo ragionevole per navi di grandi dimensioni. Il caso della Costa Concordia fu un successo perché lo smaltimento ebbe un impatto zero, ciò non toglie che per raggiungere questo risultato ci fu un impiego di risorse notevole, che portò ad un costo elevato.
Il magistrato Giuseppe Battarino ha concluso esponendo una diapositiva che mostra una problematica attuale: i depositi di rifiuti radioattivi, nello specifico nei Paesi Bassi. Le scorie sono un pericolo per i residenti che abitano nei dintorni, per fortuna questi non sono presenti nella nostra nazione.
La conferenza si è conclusa alle ore 10.00.
Sophie Centulani, assessore alla Legalità (2'A) e Viola Marras, delegata alla Legalità (2'D)