mercoledì 2 febbraio 2022

Giornata della Memoria - 27/01/2022

di Alessandro Mascellani 2A

Shemà

"Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo

che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa e andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi."

Questo brano, tratto dal libro Se questo è un uomo di Primo Levi e intitolato Shemà (che in ebraico significa "ascolta"), descrive le condizioni degli ebrei nei lager nazisti e ci invita a ricordare questo genocidio attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti di ebrei d'Europa (i ⅔ del totale), gruppi etnici come i Rom e i Sinti, gruppi religiosi come Testimoni di Geova e Pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap, usando come movente la "difesa della razza ariana".

Perché viene celebrata il 27 Gennaio

La Giornata della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto (o Shoah, dall'ebraico "catastrofe,  distruzione"). Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, ovvero le truppe dell'URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, conosciuta meglio come Unione Sovietica), liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. Solo in questo campo vennero uccisi 1,5 MILIONI di deportati tramite fucilazione e camere a gas.

 

I numeri

Tra il 1933 (anno dell'ascesa al potere del regime nazista) e il 1945 (anno in cui finì la Seconda Guerra Mondiale) furono uccisi attorno ai 6 MILIONI di ebrei. 4 MILIONI furono i Polacchi, Ucraini e Bielorussi. 3 MILIONI i prigionieri di guerra sovietici. 1,5 MILIONI i politici dissidenti. Il totale si aggira attorno ai 15 MILIONI.

L'Olocausto in Italia

Il 28 ottobre 1922, con la marcia su Roma, sale al potere il regime fascista con a capo Benito Mussolini. L'11 novembre 1938, seguendo quanto fatto in Germania nel 1935 con le Leggi di Norimberga, il Gran Consiglio del Fascismo emanò le LEGGI RAZZIALI che, fra l'altro, escludevano gli ebrei dalle scuole e da molte professioni.



"Occorre una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze ma delle superiorità nettissime." (Tratto da un discorso di Mussolini).

La deportazione e lo sterminio iniziarono dopo il settembre del 1943, quando in seguito al crollo del regime fascista e all'armistizio Badoglio (8 settembre) i tedeschi occuparono l'Italia settentrionale. Le autorità della Repubblica Sociale Italiana (conosciuta meglio come Repubblica di Salò) collaborarono alla deportazione. Solo durante il rastrellamento del ghetto di Roma furono catturate oltre 1.000 persone. I campi di Fossoli, in provincia di Modena, e di San Sabba, a Trieste, divennero luoghi di transito verso i campi dell'Europa orientale, dove trovarono la morte circa 8.000 ebrei italiani.

Sopravvissuti 

Molte delle persone sopravvissute (e non) ai campi di concentramento raccontarono la loro storia, tra cui Anna Frank, una ragazza ebrea tedesca che fuggì in Olanda assieme alla sua famiglia e che raccontò la sua storia in un diario che le venne regalato all'età di 13 anni. Purtroppo Anna non sopravvisse ai campi (morì di tifo nel 1945), ma suo padre (che è sopravvissuto) fece pubblicare il diario, che è ancora oggi uno dei principali testi che trattano questo tema.

Anche in Italia ci furono persone che raccontarono e raccontano ancora oggi dell'orrore dei campi di concentramento. Tra questi ci sono Primo Levi, che raccontò della condizione degli ebrei nei campi nel libro Se questo è un uomo (di cui abbiamo letto sopra un estratto), e Liliana Segre, che scrisse il libro Finché la mia stella brillerà e racconta la sua esperienza anche attraverso interviste e discorsi. Nel 2018 Liliana è stata nominata Senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


L'attività del CCR sulla Giornata della Memoria

Noi di 2A, in quanto membri del CCR, abbiamo deciso di andare a coppie nelle classi di tutta la scuola per ricordare la Giornata della Memoria. Innanzitutto Mercoledì 26 gennaio abbiamo, con la professoressa Ferrario (che ci insegna Italiano, Storia e Geografia), parlato di cos'è la Giornata della Memoria. Successivamente abbiamo letto alcune delle più significative poesie che trattano questo tema. Poi ogni coppia ha scelto una poesia e si è accordata che un componente della coppia avrebbe letto l'introduzione e l'altro la poesia. Il giorno dopo (appunto il 27 gennaio) abbiamo ripassato quello che dovevamo dire e siamo andati nelle classi e in tutte, chi più chi meno, i nostri compagni sono stati attenti.

Conclusione

Concludo dicendo che l'Olocausto è stata una delle peggiori cose fatte dell'umanità e, come scritto sul diario di Anna Frank:
"Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo"



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