lunedì 7 febbraio 2022

CULTURA - Intervista a Bruno Maino sul suo viaggio in Perù

INTERVISTA REALIZZATA DA FRANCESCO MAINO, 2A 

•    Chi sei?
Sono Bruno Maino e nel 1999 sono stato in Perù per
1 mese con 8 miei amici.

•    Perché hai voluto intraprendere questo viaggio?
Io e i miei amici dopo anni di volontariato in Italia volevamo fare un viaggio equo-solidale in cui sostenere e conoscere la popolazione locale: abbiamo quindi scelto in tutte le mete visitate di alloggiare presso famiglie del luogo e muoverci con i mezzi di trasporto usati dai peruviani.
Questa scelta ci ha permesso di conoscere da dentro la cultura, le tradizioni, gli usi locali e sostenere con il nostro contributo economico famiglie incontrate.
In questa esperienza abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcuni progetti rivolte alle fasce più deboli della popolazione.
Mi ricordo ad esempio che abbiamo conosciuto   una signora italiana che abitava a Cusco: aiutava le nina de rua ovvero le bambine di strada, bambine vendute dalla famiglia, con la speranza e la promessa di chi le acquistava (spesso non mantenuta ) di farle studiare.
    
•    Nel mese di permanenza in Perù quali sono state le mete che ti hanno maggiormente colpito?
(Lima)
Dopo circa 15 ore di volo siamo arrivati a Lima (capitale del Perù) ci siamo recati alla casa di un ragazzo del posto che per 15 giorni ci ha ospitato facendoci da guida.
Abbiamo visitato la città vecchia, ma la cosa che mi ha impressionato di più sono stati i barrios, quartieri poveri della città.
Il barrio più povero che abbiamo visitato aveva case fatte di cartone e legno e le uniche piante che si vedevano erano quelle che segnavano i luoghi in cui precedentemente si trovava una latrina: i bagni in quei quartieri erano dei semplici buchi nella sabbia.   

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(Machu Picchu)
Abbiamo visitato la zona attorno a Machu Picchu, prima la città di Cusco a 3400m, poi con il treno siamo andati a Aguas Calientes, cittadina sotto Machu Picchu: il giorno seguente al nostro arrivo siamo saliti a piedi a Machu Picchu.
A Machu Picchu abbiamo visitato le vecchie rovine che si trovano lì da circa 600 anni, era tutto a cielo aperto. Anche se ci potevamo fare accompagnare da una guida noi abbiamo deciso di vivere questa esperienza da soli facendoci catturare dalla grandezza e dalla bellezza delle antiche rovine.
Abbiamo visitato anche altri siti archeologici più piccoli, sono rimasto molto colpito dal sistema di distribuzione dell’acqua di queste città con acquedotti che correvano a cielo aperto e arrivavano a ogni casa come ai giorni nostri.

         (Lago Titicaca)
Dopo essere stati a Machu Picchu, ci siamo recati al lago Titicaca che si trova a 4000m e non si ghiaccia perchè è troppo grande.
Sull’isola di Taquile al centro del  lago vivono i pastori di alpaca, un animale sacro per gli inca ma sacro anche per le popolazioni di oggi.
Abbiamo dormito nelle case dei pastori fatte di argilla eni pastori ci hanno fatto assaggiare un piatto tipico del posto, il cuy ovvero un topo peruviano.



(Il canyon del Colca e le figure aliene)
Prima di tornare a casa siamo andati a vedere il canyon del Colca (foto in basso), il canyon più profondo del continente  americano alto 3400m.
Nelle vicinanze di Nazca grazie a una gita in barca  abbiamo visto una delle enormi e famose figure disegnate sul terreno, alcuni dicono che sono stati gli alieni a disegnarli come segno di maledizione ma gli storici li attribuiscono alle credenze di civiltà preincaiche. 

disegno nella sabbia.

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