mercoledì 24 novembre 2021

INTERVISTA ALLA PROF. SSA PAOLA CASTIGLIONI

1) Cosa le mancherà di più quando dovrà lasciare questo lavoro?
Sicuramente mi mancherà il rapporto coi ragazzi che rende stimolante questa professione.

2) Da quanti anni fa l'insegnante?
Insegno da 25 anni circa. Ho insegnato in diverse scuole medie e superiori della provincia di Como e Lecco. Poi nel 2007 sono arrivata ad Olgiate e ho deciso che quella sarebbe diventata la "mia" scuola.

3) E’ difficile insegnare ai ragazzi?
Come vi ho raccontato una volta, quando finisco il mio turno di lavoro e salgo in auto per tornare a casa, faccio il bilancio della mia mattinata di lezioni. Qualche volta sono soddisfatta, qualche volta penso che avrei potuto fare meglio. Un po' dipende da me, un po' da voi. Alcune volte riesco a "colpirvi".. allora è facile. Qualche volta invece non ci riesco, in questi casi diventa difficile..

4) E’ difficile dare una valutazione a un alunno rispettando i fattori: impegno, studio e formulazione della risposta?
L'esperienza aiuta a dare una valutazione obiettiva tenendo conto dei tre fattori: impegno, studio e risposta.

5) Se a uno studente non piace la sua materia, le importa e cerca di fargli cambiare idea?
Cerco di trasmettere il mio amore per le lingue straniere - tutte le lingue - attraverso il mio entusiasmo per i vari aspetti della lingua, non solo il lessico o la comunicazione ma anche la grammatica che trovo sia qualcosa di straordinario! Non sempre è possibile far amare una lingua però, infatti non tutti siamo predisposti a studiarle con successo. E di fronte alle difficoltà molti si scoraggiano. L'impegno e la costanza tuttavia ci aiutano a superare i nostri limiti.

6) Le piace lavorare con i ragazzi anche se a volte sembra non vogliano collaborare?
Sì, mi piace, anche se a volte di fronte al disinteresse provo molto sconforto.

7) Le è mai capitato di dover parlare molto male di un alunno durante un colloquio?
Cerco sempre di essere positiva con i genitori quando parlo dei loro figli. Ma è anche necessario essere obiettivi: un genitore deve essere messo al corrente se suo figlio non studia o si comporta in modo scorretto.

8) Ci descriva come vede la sua lezione perfetta.
Gli alunni ascoltano la spiegazione dell'insegnante; gradualmente, sempre guidati dell'insegnante, fanno propri i contenuti e diventano i veri protagonisti della lezione, intervengono con contributi significativi e collaborano tra loro. L'insegnante è "relegato" al ruolo di consulente e supervisore.

Recalcati Elisa e Antoine Bazzano
Delegati CCR 3’A


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