1. Buongiorno, come si chiama e qual è il suo ruolo in questa scuola? Sono Annarosaria Liguori, insegno lettere nella sezione C e sono in servizio alla scuola secondaria di Olgiate Comasco dall'anno scolastico 2015/ 2016. Oltre all'attività di docenza, sono anche la referente d' istituto per Bullismo/Cyberbullismo.
2. In veste di referente per il bullismo/cyberbullismo, cosa pensa di questo fenomeno? Penso sia un fenomeno molto diffuso nei vari luoghi della socialità; non sempre i protagonisti, che siano gli autori o le vittime, hanno piena consapevolezza che si tratti di un vero e proprio reato. Con la frequentazione assidua dei social il fenomeno si è amplificato in maniera ancora più pericolosa, subdola e difficile da contrastare.
3. Che consigli darebbe agli alunni coinvolti in episodi di bullismo o cyberbullismo, se fossero suoi compagni di classe? Cercherei di spingerli a farsi aiutare e ne parlerei con figure adulte di cui mi fido. Spesso tra voi ragazze e ragazzi è diffusa l'idea che parlare con un adulto di un problema che vede coinvolto un compagno/a significhi tradire la sua fiducia. Non dovete aver timore di parlare perché chiedere aiuto per una persona alla quale voglio bene è una prova di affetto e di lealtà.
4. Si metta nei panni di un un alunno che assiste a un episodio di bullismo, cosa farebbe? Credo che avrei paura, ma chiederei aiuto, sicuramente prima a miei compagni e in un secondo momento ad un adulto di cui mi fido.
5. Se invece fosse Lei vittima di bullismo o cyberbullismo? Cosa farebbe? Probabilmente all'inizio tenderei a sminuire il problema; alle volte la vittima pensa che subire sia un modo per farsi accettare da un gruppo. Ho sempre avuto, però, un senso molto alto di giustizia e contrasto tutto ciò che reputo contrario a ciò che è giusto, quindi dopo un po' non accetterei più di abbassare la testa e mi ribellerei, chiedendo aiuto ai genitori e insegnanti.
6. Secondo lei ci sono argomenti più o meno utili nella lotta alla prevenzione e al contrasto del bullismo/cyberbullismo? Credo che per sensibilizzare ragazze e ragazzi della vostra età rispetto a questo fenomeno una delle armi più potenti sia proprio dare voce a voi, alle vostre esperienze, ai vostri pensieri, alle vostre paure. È anche attraverso la vostra voce che noi adulti possiamo e dobbiamo indirizzare i nostri interventi e far capire che siamo davanti ad un reato.
7. Cosa ne pensa dei materiali/contenuti scolastici in nostro possesso per parlare di bullismo e cyberbullismo? Potrebbero essere migliorati? Come? La lotta a questo fenomeno passa per la scuola, luogo, accanto alla famiglia, imprescindibile nel processo di crescita e di formazione di ciascun individuo. Noi insegnanti diamo valore e spazio nelle nostre progettazioni didattiche agli argomenti che affrontano la tematica per formare e sensibilizzare alunne ed alunni. Il goal 4 dell'Agenda 2030 punta ad un'istruzione di qualità per tutti, dove ciascuno sia accolto, rispettato, accettato e incluso nella sua unicità, senza timore di essere discriminato. Il bullismo, invece, parte da un concetto di esclusione e di discriminazione. Bisogna attuare un'educazione all'affettività e alla diversità per formare cittadini consapevoli e con un adeguato senso civico. Mi sento di dire che su questo la scuola deve insistere molto.
Poncia Virginia
Latte Matteo
Delegati CCR 3’C
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