domenica 19 aprile 2020

Raccontiamoci una storia - I RACCONTI

COME SALVAI LE CALOTTE POLARI di Ivan e Cristian - 2'D

Da qualche parte nel polo nord viveva un pinguino di nome Jimmy.
Lui e i suoi simili avevano la strabiliante capacità di parlare con gli uomini ma non ne erano a conoscenza.
Jimmy era un individuo come gli altri, senza nulla di speciale: viveva una vita normale, aveva due genitori di nome Kate e Michael, un migliore amico di nome Jay e tutto il resto delle cose che fa un pinguino semplice tranne una cosa che non subiscono tutti: era bullizzato da tutti, l’intero villaggio lo scherzava ad eccezione del suo migliore amico, anche lui bullizzato.
Quei pinguini però conducevano una vita traumatica: ogni giorno subivano la disgrazia di perdere tonnellate di ghiaccio a causa dell’innalzamento delle temperature che provoca questo fenomeno.
Tutti ne erano al corrente e tutti volevano porre fine a ciò tranne il capo del loro branco, il Pinguino Supremo che non pensava a provvedimenti mentre gli altri volevano fare qualcosa soprattutto i due protagonisti: loro volevano andare a ribellarsi contro gli umani che erano causa di tutto questo, una volta diventati adulti.
Lo scioglimento portava ogni giorno innumerevoli vittime che suscitavano sempre più rabbia nei cuori degli abitanti e sempre più voglia di vendetta nei confronti degli umani che liberavano il loro petrolio nel mare.
Un giorno Jimmy venne colpito in particolare dai bulli: lo inseguirono per i ghiacciai per ben due ore alla ricerca di una rissa dopo, dato che non lo riuscivano a prendere, lo lasciarono andare minacciandolo che l’indomani sarebbe successa la stessa cosa.
Tornato verso casa in ritardo non trovò nell’abitazione i genitori e cominciò a cercarli.
Dopo dieci minuti di disperata ricerca trovò due cadaveri seppelliti da una lastra di ghiaccio di almeno tre tonnellate; lì andò nel panico: si mise a piangere e cercò di tirare fuori i cadaveri.
Dato che non ci riusciva corse a casa di Jay a chiedere aiuto e portò tutti davanti alla lastra per fargli vedere: lì la mamma di Jay scoppiò in lacrime.
Girarono intorno alla lastra e videro una nave petrolifera che stava affondando: lì Jimmy provò una rabbia indescrivibile nei confronti degli umani.
Dopo una notte di insonnia Jimmy andò a scuola dove i bulli diedero prova della loro affidabilità nelle promesse picchiandolo senza pietà ma Jimmy non lasciò correre: appena i bulli lo mollarono lui con un balzo piombò sulla testa di Trevor, il capo dei bulli, riempiendolo di pugni, sembrava la scena di un film di azione.
Dopo averle date ai bulli, entrò a scuola dove tutti lo accolsero con le condoglianze più sincere e a quel punto… si svegliò! Era tutto un sogno dato che lui era profondamente rispettoso delle regole e non avrebbe mai fatto una cosa del genere; erano le 7:30 e non c’era sua mamma a svegliarlo con una tazza di cioccolata e dei marshmellow ma doveva andare a scuola.
Lì prese le botte da Trevor e la sua gang e perse i sensi.
Si risvegliò dopo due ore all’ospedale con una fasciatura alla testa e tutto il corpo dolorante.
Arrivò l’infermiera e gli disse che Trevor e la sua banda erano finiti nel carcere minorile e che una nave petrolifera era affondata vicino a casa sua (e questo lo sapeva già) e che era rimasta viva una ricercatrice amante dei pinguini di nome Mary che voleva visitarti.
Subito entrò nell’igloo una ragazza con i capelli rossi e le lentiggini che cominciò a cercare disperatamente Jimmy.
Lo trovò subito dato che per un umano non era tanto grande come costruzione.
Con stupore ammirava la fasciatura del protagonista: chi poteva averlo mai medicato così bene dato che c’erano solo pinguini sul ghiacciaio?
“ciao” disse la ragazza
“ciao” ribattè il pinguino
“che stupida che sono, tu non puoi parlare… Aspetta un attimo: SAI PARLARE?!?!?”
“beh a quanto pare” rispose il pinguino.
“chi ti ha fatto questa fasciatura??” chiese Mary
“il mio medico” rispose Jimmy con stupore per la domanda
“devi salvarci” comincio il protagonista
“da cosa??” rispose la ragazza interessata
“dalle navi che i tuoi simili continuano a portare qui per scaricare le scorie; lo sai che i miei genitori sono MORTI ieri per colpa di una delle tue navi che ha colpito l’iceberg e loro con esso?!?!” disse adirato il pinguino.
“mi dispiace per quegli incivili: sono anni che cerco di convincerli a smettere di portare qui le loro navi… ma non ci sono mai riuscita” rispose rattristata la ragazza
“DOBBIAMO FARE QUALCOSA!!!” dissero in coro
Dopo due ore di discussione su come poter convincere gli inquinatori a smettere: sarebbe andato Jimmy stesso a convincerli con le sue parole strappalacrime, ma in che modo?? Tempo di salire a bordo che un uomo dell’equipaggio lo avrebbe ucciso, quindi sarebbe entrato scortato da Mary fino alla sala di controllo dove avrebbe parlato a James di persona.
Quindi il piano era fatto: bisognava solo aspettare il giorno dopo a mezzogiorno quando la nave sarebbe attraccata per scaricare i rifiuti… ma aspetta un secondo      MANCA JAY!! Jimmy disse subito a Mary che il suo piano non sarebbe cominciato senza il suo migliore amico; Mary accettò anche se era consapevole che avrebbe dovuto controllare due pinguini quindi il doppio della fatica.
Dopo aver comunicato la sua idea a Jay tornò in ospedale dove era costretto a passare la notte per sicurezza.
La mattina seguente alle 10:30 i tre si trovarono davanti alla casa di Jimmy dove erano pronti ad agire: ripassarono il piano e poi… ecco la nave era venuta con 10 minuti di anticipo… sembrava fatto apposta per il piano.
Ovviamente tutto filò liscio grazie alle strabilianti capacità della ragazza di passare inosservata.
Arrivati alla sala di controllo restava solo una cosa da fare: far parlare il team JJ (era il nome che si erano dati per l’operazione).
Jay però decise di non aprire la bocca: era una questione esclusivamente di Jimmy e quindi sembrava rispettoso lasciare la scena a lui.
Cominciò Jimmy: “scusi signor… James ecco volevo fare due chiacchiere con lei”
“ma ma ma tu parli!!!” disse James stupito.
“sì signor capitano e volevo anche raccontarle una storia: da ormai tre anni voi umani continuate a scaricare rifiuti puzzolenti qui e a rovinare sempre di più il nostro habitat.
Le faccio un esempio recente: proprio l’altro ieri una sua nave è andata a schiantarsi contro il nostro iceberg distruggendo gran parte della sua superficie tra cui la mia casa con i miei genitori dentro!!!
Questo problema non riguarda solo noi pinguini ma anche voi umani! Questa ragazza mi ha raccontato che c’è un notevole cambiamento climatico da quando le calotte polari iniziarono a sciogliersi e quindi vorrei chiederle gentilmente di smetterla di venire qui perché molto presto sarà un danno non solo per noi ma anche per voi!!
Non è mica positivo che i mari aumentino di livello!!”
Il capitano rimase colpito così tanto che giurò che finché lui fosse rimasto in vita non avrebbe permesso a niente e nessuno che fossero toccate le calotte polari.
Nel giro di qualche anno, Jimmy, ormai cresciuto diventò famoso come il pinguino che salvò le calotte polari.

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