sabato 18 aprile 2020

Raccontiamoci una storia - I RACCONTI

LA RAGAZZA CON IN TASCA UNA MATITA di Elena - 2'A

C’era una volta una ragazza di nome Maria che frequentava la seconda media, lei viveva con i suoi nonni accanto alla scuola dove lei era la prima della classe e veniva apprezzata da tutti, però non aveva amici perché a Maria non interessavano: il suo migliore amico era il suo gatto rosso parlante di nome Mike.
Un giorno in classe arrivò una nuova compagna di nome Erika: lei aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Questa si sedette accanto a Maria e le due iniziarono a parlarsi finché all’improvviso arrivò il professore di matematica e la lezione iniziò.
Finita la lezione, Erika mise di nascosto una matita magica dentro la tasca di Maria: questa si mise a disegnare disegni casuali sui muri mentre tutti i ragazzi del piano della scuola ridevano; ad un certo punto un vecchio signore la trascinò dentro allo sgabuzzino dei bidelli e le raccontò la leggenda della matita che rende pazzi e che fa scomparire la felicità dalla mente della persona.
Maria si spaventò: non poteva credere che presto la sua felicità sarebbe scomparsa e che Erika gli avesse messo una matita magica forgiata dal maestro KU Kukan.
Il signore disse a Maria che aveva tre ore di tempo per annullare il sortilegio, quindi disse che doveva fare cose felici in queste tre ore e che doveva assolutamente togliersi quella matita dalla tasca.
In quelle ore Maria provò a fare cose felici con il suo gatto che gli suggeriva di andare a prendere un gelato, ad andare in piscina con i nonni e di giocare in giardino a calcio con qualcuno.
Dopo due ore, Maria era distrutta, era ansiosa perché poche ore dopo, anzi una, lei avrebbe perso la felicità.
Era ora, la tensione era alta e Maria si sedette sulla sua altalena tutta triste: aveva fallito e poi aveva deluso se stessa e credeva che la sua felicità fosse finita: ad un certo punto, però, Maria iniziò a dondolare sulla sua altalena e poi sognò di arrivare fino alle stelle, di poter scrivere al mondo che la felicità era una cosa da amare e da condividere e se qualcuno provava a portarla via era triste a sua volta.
Finito il sogno la matita di Maria cadde per terra e si ruppe, la sua felicità era di nuovo quella e lei fu contentissima.
Il giorno dopo a scuola lei perdonò Erika e le due divennero amiche e infine si scoprì che il maestro forgiatore della matita Ku Kukan era il vecchio che narrò la leggenda a Maria.
Tutti erano felici, tutto era felice, per sempre.

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