domenica 19 aprile 2020

Raccontiamoci una storia - I RACCONTi

VIAGGIO IN UN MONDO STRAORDINARIO di Sara - 1'E

Era il 24 giugno, una normalissima giornata d'estate. Due ragazzi di nome Anna e Andrea giocavano a calcio nel loro giardino quando, a un certo punto, la palla andò a finire in una siepe. I ragazzi andarono a cercarla e lì vicino trovarono una leva, con sopra scritto: non toccare! I due ragazzi, che erano molto curiosi, non badarono all’avvertimento e la tirarono. Quello che successe dopo stupì molto i ragazzi…
Si aprì un tunnel sotterraneo di cui non conoscevano l’esistenza, e vi scivolarono dentro. Giunsero in un mondo fantastico, pieno di creature straordinarie di tutti i tipi: streghe, maghi, centauri, unicorni, fate ed elfi. Loro stessi vennero trasformati in fate ed elfi. Camminando attraverso una stradina di color oro, si imbatterono in una serie di piccoli negozietti dai nomi molto stravaganti: “Il supermarket di Elfilandia, l’abbigliamento di streghe e dragoni e molti altri. Ma il negozietto che attirò la loro attenzione era quello che portava il nome “Supermarket dei centauri alla riscossa”.
All’ingresso trovarono un centauro che si chiamava Furio, il quale spiegò loro perché quella leva si trovava proprio nel loro giardino. Egli raccontò che tantissimo tempo fa il loro paese si chiamava Rainbow Town dove tutti erano felici; ma un giorno arrivò una persona non molto affidabile, che all’inizio si fece influenzare dalla loro felicità ma poco tempo dopo divenne una persona veramente malvagia. Obbligò la gente a costruire per lui un castello, sulla cima più alta della collina di quella città. Decise di lanciare una maledizione a tutte le persone entrate per caso in quel mondo: tutti gli abitanti di questo paese sarebbero diventati personaggi fantastici. Lui stesso ricordava perfettamente il giorno in cui venne trasformato in un centauro. Il centauro continuò: - Anna e Andrea, voi siete gli eredi di colui che è entrato per primo in questo mondo, colui che ha provato a sconfiggere per primo l’uomo malvagio, Invisible Man. Se voi non riuscirete a sconfiggerlo avrete la sua stessa sorte.
E il centauro scomparve.
I ragazzi, quindi, per salvare la città, decisero di mettersi in cammino alla ricerca di Invisible Man. Partirono con uno zaino con dentro il necessario che era stato dato loro dal centauro.
I ragazzi frugarono nello zaino per vedere un po’ cosa c’era all’interno: notarono una boccetta con un liquido viola: - che sarà mai? - esclamarono i ragazzi.
Proseguendo lungo il cammino, incontrarono un troll e i ragazzi impreparati e spaventati non seppero cosa fare, quando ad Andrea venne un’idea: - senti Anna, dobbiamo trovare qualcosa dello zaino o siamo fritti! -
Anna rispose: - utilizziamo un po’ del liquido viola cosi vediamo anche a cosa serve!! -
Quindi presero col dito una goccia di liquido e, senza che il troll se ne accorgesse, gliela misero sul piede e all’improvviso il troll diventò minuscolo, come un granello di polvere!!
Questa era la prima prova per raggiungere il castello di Invisible Man.
I ragazzi si rimisero in cammino. Ma presto la stanchezza si fece sentire. Loro, sapendo che c’era ancora tanta strada da fare, pensarono che non fosse ancora il momento di fermarsi e abbattersi.

Camminando lungo il sentiero denominato “La strada buia”, incontrarono un drago a tre teste; questa era la seconda prova da superare.
Anna si mise a urlare per la paura mentre Andrea le diceva di stare calma perché avrebbero potuto utilizzare ancora il liquido viola.
In quel momento il drago stava per sputare fuoco, quando Andrea prese ancora una goccia di liquido viola e la posò sull’unghia della zampa del drago: esso si pietrificò.
I ragazzi esultarono, ma c’era ancora molta strada da fare.
A questo punto si trovarono davanti la terza prova, stavolta veramente complessa: incontrarono il temutissimo Basilisco. I ragazzi si ricordarono gli avvertimenti del centauro che disse: - se incontrate il basilisco lungo il cammino, non guardatelo negli occhi o rimarrete per sempre pietrificati! -
Allora Anna si affrettò a prendere la boccetta, quando si accorse che il liquido viola era finito. Era disperata, l’unico che poteva consolarla era suo fratello Andrea, che non era affatto demoralizzato. Aveva infatti trovato una pergamena parlante, la quale disse loro:
“Cari ragazzi, so che aprirete questa pergamena quando il liquido viola sarà finito. A questo punto, l’unico modo per sconfiggere il Basilisco è guardarlo negli occhi per un minuto senza staccare lo sguardo o sarà la vostra fine! “
La voce della pergamena era proprio quella del centauro! Quindi i ragazzi si fidarono del consiglio. Andrea voleva tentare la sorte da solo, ma Anna decise che era giusto farlo insieme. Dopo averlo fissato negli occhi per pochi secondi, il Basilisco si pietrificò!
Dopo essersi abbracciati per la gioia, dietro una grande quercia secolare, scorsero le mura del castello. Davanti a loro si apriva una stradina stretta, fatta di pietre sfalsate, vecchie e danneggiate, piena di rovi e strane creaturine che tentavano ancora di interrompere il loro cammino. Ma ormai loro due erano come protetti da una sorta di incantesimo che faceva superare loro ogni ostacolo e paura. Arrivati al ponte levatoio, davanti a loro si presentava un castello buio. Ma si fecero coraggio ed entrarono. Ad accoglierli vi erano numerose ragnatele, scale e stanze. La missione dei ragazzi ora era quella di trovare Invisible Man, e l’unico modo per trovarlo era quello di ascoltare con attenzione tutti i rumori. Salirono al terzo piano; erano molto stanchi, ma dopo qualche minuto sentirono dei passi, un colpo di tosse e uno starnuto. Furono assaliti da una sensazione mista di gioia e paura, e si ricordarono un altro consiglio del centauro: - Per far apparire Invisible Man, dovete cercare uno spray di vernice nera da spruzzare in prossimità dei rumori che sentite. –
Anna cercò in lungo e in largo, e alla fine trovò lo spray nero nascosto in una scatola di latta dentro un vecchio armadio. Lo prese e lo spruzzò dove sentiva il rumore e Invisible Man apparve, come per magia, davanti ai loro occhi!
Era un uomo altissimo, barbuto e vestito tutto di nero. Portava una maschera che copriva la sua bocca. Gli occhi erano di color verde smeraldo, e incutevano paura.
Andrea nel frattempo trovò un’altra fiala di liquido viola e lo spruzzò sulla gamba dell’uomo facendolo rimpicciolire come era successo prima!!
I ragazzi tornarono dal centauro e gli annunciarono la buona notizia. Per l’occasione organizzarono una bellissima festa con un banchetto che sembrava dovesse servire per un esercito! Alla fine della grande festa il centauro regalò ai ragazzi una pozione e un pacchetto. La pozione li aiutò a tornare a casa e dentro il pacchetto invece c’era una pergamena da leggere a casa da soli.
Appena tornati a casa si accorsero che era ancora pomeriggio e che i genitori non erano preoccupati per la loro assenza. Si resero quindi conto che, se in quel bellissimo mondo erano passati due giorni, nel mondo reale erano passate solo due ore!
Passarono diversi mesi, arrivò l’autunno e ai ragazzi venne nostalgia di quella meravigliosa giornata. Tornarono in quel punto del giardino per vedere se la leva c’era ancora, ma nessuna traccia. In quell’istante si ricordarono che, presi dall’entusiasmo di raccontare quell’avventura ai loro amici, si dimenticarono di leggere la pergamena. Così la aprirono e sopra c’era scritta una formula magica che serviva per far apparire la leva e farli ripiombare in quella magica dimensione.

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